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Trombosi: ecco quali sono i primi segnali da non sottovalutare

La trombosi consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) all’interno dei vasi sanguigni, i quali ostacolano o impediscono la circolazione del sangue, provocando gravi conseguenze, che possono portare al decesso. Quando un coagulo impedisce la corretta ossigenazione del cuore o del cervello, provoca ictus o arresto cardiaco. In molti casi la formazione di trombi risulta asintomatica, o comunque i sintomi della loro presenza risultano difficili da identificare e possono facilmente essere confusi con altri disturbi. I sintomi inoltre variano notevolmente in base a dove si forma il trombo.

Braccia e gambe

I trombi degli arti sono molto pericolosi, poiché possono spostarsi e raggiungere i polmoni, ostacolando o impedendo l’ossigenazione e provocando in questo modo gravi conseguenze. Quando un coagulo si forma nelle braccia o nelle gambe possono presentarsi gonfiore, localizzato nella zona interessata oppure esteso all’intero arto. In alcuni casi può verificarsi un cambiamento di colore della pelle, che assume una tonalità lievemente rossa o bluastra, e può essere presente una insistente sensazione di prurito.

Con il trascorrere del tempo e l’aggravarsi della condizione può presentarsi dolore di intensità molto variabile, che può intensificarsi toccando la zona. La pelle dell’area interessata può apparire più calda che il resto del corpo. Quando il trombo riguarda la parte inferiore delle gambe possono presentarsi dei crampi. In alcuni casi la trombosi provoca edema, ovvero un accumulo di liquidi negli arti. Nei casi più gravi possono insorgere problemi respiratori, che possono indicare che il coagulo si è spostato nei polmoni. Potrebbe insorgere una insistente tosse, talvolta con presenza di sangue nell’espettorato. Altri sintomi gravi sono il dolore al petto e giramenti di testa.

Intestino

La formazione di coaguli di sangue nelle vene che drenano il sangue dall’intestino possono provocare una intensa sensazione dolorosa, che può essere accompagnata da nausea, vomito, diarrea, sensazione di gonfiore. In alcune casi possono esserci tracce più o meno evidenti di sangue nelle feci.

Reni

Quando un trombo riguarda l’apparato renale questo può compromettere le funzioni dell’organo, provocando ipertensione e nei casi più gravi insufficienza renale. Può essere presente dolore ai fianchi, che si estende alle gambe, le quali possono gonfiarsi improvvisamente. Possono presentarsi febbre, nausea, vomito, presenza di sangue nelle urine e problemi respiratori.

Cuore e polmoni

Generalmente i trombi che interessano i polmoni hanno avuto principio negli arti, superiori o inferiori, dai quali si staccano dei frammenti di coagulo che raggiungono i polmoni. Una condizione che assume il nome di embolia polmonare, ed è molto pericolosa. I sintomi che possono insorgere in questi casi sono sudorazione, vertigini, forte tosse, difficoltà respiratorie, fiato corto e dolore al petto. Gli stessi sintomi – escludendo la tosse – possono segnalare la presenza di trombi al cuore o nella zona adiacente ad esso. In questo caso il dolore al petto può estendersi al braccio. Come facilmente intuibile, la presenza di coaguli nella zona cardiaca può facilmente provocare infarto.

Cervello

I trombi che riguardano il cervello possono formarsi nel cranio oppure in altre parti del corpo, raggiungendolo con la circolazione sanguigna. Possono dare luogo a ictus. I sintomi che si possono presentare in questi casi sono offuscamento della vista, difficoltà nel parlare, sensazione di debolezza fisica e convulsioni.

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