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Mangiare prima di coricarsi è una pessima abitudine: vediamo perché

Il classico “spuntino della mezzanotte”, ma anche cenare troppo tardi, può creare una serie di problemi alla salute non indifferenti.

Mentre in passato la maggioranza delle persone pranzavano e cenavano ad orari abitudinari ben stabiliti, oggi giorno questi sono sempre più ‘sfumati‘, a causa delle esigenze della vita moderna, e molte persone si ritrovano ad alimentarsi in modo sregolato, posticipando eccessivamente l’orario della cena. Chi fa le ore piccole inoltre, spesso si concede uno spuntino prima di andare a dormire. Abitudini che, specialmente nel lungo periodo, provocano problemi alla salute. E’ quanto emerge da numerosi studi scientifici, come evidenziato da Greenme.it in un recente articolo.

Mangiare prima di andare a dormire può creare difficoltà al nostro metabolismo, in quanto non concediamo al corpo il tempo per digerire gli alimenti ingeriti. Una ricerca condotta nel 2020 ha dimostrato che a parità di calorie ingerite e di attività fisica svolta, coloro che mangiano tardi la sera durante il sonno bruciano meno calorie rispetto a coloro che cenano più presto. Ma non solo.

Un altro studio ha evidenziato che cenare alle dieci di sera, piuttosto che alle sei, aumenta il rischio di diventare intolleranti al glucosio e diminuisce la capacità dell’organismo di degradare gli acidi grassi, aspetto che rende il soggetto più propenso ad ingrassare e sviluppare altre patologie metaboliche. Mangiare tardi è inoltre collegato ad un aumento della possibilità di sviluppare problemi di salute non trascurabili quali diabete, pressione alta, aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, e di conseguenza un maggiore rischio di infarto e ictus.

Oltre ai problemi a carico del metabolismo, mangiare troppo tardi e dunque recarsi a dormire in pieno processo digestivo riduce la qualità del sonno. Una ricerca risalente ad alcuni anni fa ha evidenziato la correlazione tra l’orario del pasto serale ed l’insorgere di disturbi del sonno quali insonnia, diminuzione della fase REM del sonno e difficolta nell’addormentarsi. Questo ci farà sentire più stanchi e meno produttivi al risveglio, senza contare che i problemi del sonno nel lungo periodo possono aprire la strada ad altri problemi di salute, legati per esempio all’insonnia.

Oltre a non mangiare tardi, negli orari serali è una buona abitudine tenersi più leggeri. Non a caso un vecchio adagio recita “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero“, suggerendo di iniziare la giornata con una abbondante colazione, in modo da garantire energie all’organismo nel momento in cui si troverà a “bruciarle” nel corso della giornata, e alleggerire il pasto serale, quando generalmente svolgiamo meno attività e siamo in procinto di andare a dormire.

Gli studi a cui fa riferimento l’articolo: PLOS Biology –  Oxford Academic – JCSM

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