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Isole Fær Øer, è rincominciata la mattanza dei cetacei

Nei giorni scorsi oltre 170 cetacei sono stati massacrati nell’ambito della Grindadráp, la macabra “tradizione” delle Isole Fær Øer che non si ferma, nonostante le pressioni incessanti delle organizzazioni animaliste internazionali.

Le acque del mare delle Isole Fær Øer nei giorni scorsi sono tornate a colorarsi di rosso, con il massacro di oltre 170 cetacei “sacrificati” sull’altare della cosiddetta Grindadráp, la violenta caccia a balene e globicefali che molti cittadini delle Fær Øer considerano una tradizione irrinunciabile. Una pratica che le associazioni animaliste cercano di fermare da anni, ma che risulta essere molto popolare tra i cittadini dell’isola, che vi fanno partecipare anche i bambini come se fosse la cosa più “normale” del mondo.

Le Isole Fær Øer sono un arcipelago dotato di governo autonomo, ma facente parte del Regno di Danimarca. Le autorità locali difendono a spada tratta la Grindadráp, e anche le forze di polizia locali si impegnano per ostacolare l’azione di animalisti e contestatori, come hanno documentato numerose inchieste giornalistiche. Il governo danese, nonostante le critiche e le pressioni della comunità internazionale, preferisce evitare di intromettersi, per evitare di perdere consensi tra i molti cittadini dell’arcipelago che vedono di buon occhio questa pratica.

A documentare l’ennesima mattanza sono stati gli animalisti di Sea Shepard, ong americana che si occupa della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini, da sempre in prima linea contro la Grindadráp. I volontari di Sea Shepard, costantemente ostacolati dalle autorità locali, quando possono intervengono per fare allontanare dalla costa i branchi di cetacei, in modo da evitare che finiscano nelle “trappole” ordite dai “cacciatori”, che con le barche li circondano e li spingono verso le acque basse davanti alle spiagge, dove vengono aggrediti e massacrati dai partecipanti alla Grindadráp. La ong è riuscita a documentare il massacro, nonostante un loro drone che riprendeva la scena sia stato colpito con un colpo di arma da fuoco. Un uomo presente tra la folla ha iniziato a sparare verso il piccolo velivolo, che nonostante sia stato colpito e danneggiato non è caduto.

In questa occasione i partecipanti alla Grindadráp hanno ucciso oltre 170 globicefali, tra i quali cuccioli e femmine gravide, nei confronti dei quali la “tradizione” non prevede alcun riguardo.

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