IL COVID TAGLIA LA SPESA DELLE FAMIGLIE PER LA SALUTE: 5,6 MILIONI DI PERSONE POVERE IN ITALIA
A causa dell’emergenza Covid, la spesa degli italiani per la salute e i servizi sanitari è crollata dell’8,6% in un anno. Rinviati esami medici, interventi e visite specialistiche. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sugli ultimi dati Istat relativi spese delle famiglie nel 2020.
Le limitazioni anti contagio e la situazione di emergenza in cui si è trovato il sistema sanitario nazionale nei mesi più duri della pandemia hanno pesato sui comportamenti delle famiglie e sui programmi di prevenzione e cura ai quali si sono aggiunti i problemi occupazionali ed economici che hanno fatto salire a 5,6 milioni in Italia le persone in povertà assoluta, un milione in più in un anno con il record negativo dall’inizio del secolo. Lo conferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in una nota.
In Italia più di una famiglia su quattro (28,8%) ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente e il deterioramento della situazione economica ha colpito di più le regioni ricche del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%) rispetto al Mezzogiorno (27,7%).
Tra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
Tra le famiglie in difficoltà, fa sapere ancora Uecoop, a preoccupare è anche il milione e 346mila bambini e ragazzi (under 18) poveri nel 2020, ben 209mila in più rispetto all’anno precedente. Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) ha partecipato a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid spiega Uecoop sulla base dell’indagine Coldiretti/Ixè.
“I network parentali – chiarisce Uecoop nella nota – sono fra i più importanti per sostenere le situazioni di difficoltà di chi deve affrontare patologie più o meno gravi per le quali l’aspetto psicologico è parte integrante della terapia riabilitativa insieme alla collaborazione degli oltre 350mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono milioni di famiglie affiancando il lavoro dei servizi pubblici. Una situazione che riguarda spesso gli anziani con 1 su 3 che ha gravi difficoltà a prepararsi da mangiare, fare la spesa, prendere le medicine, pulire la casa, mentre addirittura più dell’11% ha problemi a prendersi cura di se stesso, dal fare il bagno o la doccia a sdraiarsi o sedersi sul letto fino a indossare abiti o svestirsi”.
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