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Anche la Grecia annuncia i primi parchi eolici offshore galleggianti: 12,4 GW a lungo termine

Renexia con Med Wind, che sorgerà al largo della Sicilia, è stato il primo player internazionale a proporre l’eolico offshore galleggiante in Italia e nel Mediterraneo.

Nuovi progetti e mercati che evolvono in chiave “green”. È quanto sta avvenendo anche in Grecia dove è stata presentata la bozza di Programma nazionale per lo sviluppo dei parchi eolici offshore che designa 25 aree nei mari Egeo, Ionio e Mediterraneo, tra quelle che potrebbero ospitare l’installazione di almeno 12,4 GW di turbine a lungo termine. Il programma è stato annunciato dalla compagnia Herema in un evento ufficiale che si è tenuto ad Atene, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Thodoros Skylakakis.

La proposta, presentata insieme alla valutazione strategica dell’impatto ambientale, definisce le aree ammissibili e stima la capacità dei progetti che possono essere sviluppati nell’orizzonte di medio termine (fino al 2030-2032) e di lungo termine (oltre il 2032). La bozza del Programma nazionale comprende una superficie totale di 2.712 chilometri quadrati e le aree offshore proposte riguardano la tecnologia galleggiante. Sulla base di tale tabella di marcia, così come è stato annunciato, la Grecia può ottenere un vantaggio competitivo nella promozione di nuove tecnologie green, acquisire know-how locale e sviluppare la necessaria catena di approvvigionamento, oltre a consentire al Paese, in futuro, di esportare energia rinnovabile.

Grecia. Programma nazionale per l’eolico offshore, primo step: 4,9 GW al 2032

Il settore delle fonti energetiche rinnovabili in Grecia è in forte crescita e le iniziative intraprese per la loro attuazione puntano a centrare una serie di vantaggi per il settore energetico, l’economia nazionale e le stesse comunità locali che ospiteranno o saranno adiacenti a progetti eolici offshore. La road map definisce il quadro per lo sviluppo strategicamente pianificato dell’eolico offshore, nel rispetto dell’ambiente e dei mari. Il completamento di tale Programma ha l’ambizione di creare le condizioni per l’emergere della Grecia come uno degli hub energetici mediterranei.

Il piano, già presentato alla Direzione pianificazione del territorio del Ministero dell’Ambiente e dell’Energia ellenico, individua come primo step un bacino di dieci aree ammissibili allo sviluppo entro il 2030-2032, con una capacità complessiva di circa 4,9 GW per progetti galleggianti. Più precisamente, le aree ammissibili per il medio termine sono localizzate nelle seguenti cinque aree:

  1. Creta orientale, dove si stima che verranno sviluppati progetti per una capacità complessiva di 800 MW;
  2. Rodi sud, con una capacità installata massima compresa tra 300 MW e 550 MW;
  3. Mar Egeo centrale, con una capacità installata massima compresa tra 200 MW e 450 MW;
  4. asse Evia – Chios, con una capacità installata massima di 300 MW;
  5. Mar Ionio, con una capacità installata massima di 450 MW.

Nel corso dell’evento ad Atene sono stati presentati anche i vantaggi e i parametri tecnici del programma, nonché la Valutazione di Impatto Ambientale: Herema ha applicato, a tal riguardo, 20 criteri di esclusione al fine di salvaguardare le aree sensibili dal punto di vista ambientale e le attività marine nel territorio greco. Questi criteri tengono conto, tra gli altri, delle questioni relative alla navigazione passeggeri, agli aeroporti, alla distanza minima dalla costa, alle aree di importanza ambientale e culturale, alle attività turistiche, alle aree di acquacoltura.

Infine, secondo lo studio sui benefici economici derivanti dallo sviluppo dei parchi eolici offshore in Grecia, si attesterebbe a 1,9 miliardi di euro all’anno l’aumento del PIL nel periodo 2024-2050 con ricavi fino a 440 milioni di euro l’anno. Nello stesso periodo, l’implementazione degli impianti può dare un contributo significativo all’occupazione, sostenendo fino a 44.400 posti di lavoro all’anno.

Renexia: Med Wind primo parco eolico offshore galleggiante del Mediterraneo

Se la Grecia ha annunciato il suo ambizioso Programma nazionale per i primi parchi eolici offshore con tecnologia galleggiante, Med Wind è attualmente il più importante progetto di questo tipo nell’intero bacino del Mar Mediterraneo ed è realizzato da Renexia, società del Gruppo Toto. Sarà in grado di produrre 9 TWh di energia pulita all’anno, pari al fabbisogno di 3,4 milioni di utenze domestiche. Posizionato al largo della Sicilia, a una distanza di circa 80 km dalla costa trapanese, e a circa 50 dall’isola di Marettimo, in un punto dove i venti sono forti e costanti, l’impianto (che riguarderà una superficie di circa 900 chilometri quadrati) è progettato per scongiurare qualsiasi impatto paesaggistico, e sarà installato nel pieno rispetto degli ecosistemi e della biodiversità marina.

La domanda di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto è in procinto di essere presentata al Ministero dell’Ambiente e dalla Sicurezza energetica e lo Studio di Impatto Ambientale (SIA), fondamentale per ottenere la necessaria autorizzazione, include anche la fase relativa al decommissioning: l’accordo di concessione prevede, infatti, lo smantellamento completo dell’impianto a fine vita. L’investimento complessivo previsto è di circa 9 miliardi di euro e la prima sezione del parco potrebbe cominciare a produrre energia pulita già nel 2027. Avrà fino a 190 pale eoliche, alte 180 metri (dal livello del mare al mozzo del rotore) con eliche del diametro di 200 metri. Le pale saranno installate su piattaforme galleggianti ancorate al fondale e la centrale flottante sarà collegata alla terraferma attraverso cavi elettrici presso le sottostazioni di Partanna e Partinico. Secondo le stime della società di consulenza Key2Energy, si prevede un risparmio complessivo in bolletta per i siciliani di oltre 2,5 miliardi di euro nei 25 anni di vita del parco, previsti dalla concessione.

Renexia, proprio con il progetto Med Wind, è la prima realtà imprenditoriale in Italia ad aver ottenuto tavoli di confronto con Istituzioni, rappresentanti di settore, associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali e comunità locali per analizzare e discutere, in un clima di reciproca condivisione, la definizione del progetto per la realizzazione del progetto. Il layout del parco è frutto del confronto con i territori e il suo design ottimale trova massima efficienza a seguito delle indagini svolte su un’area di circa 2.500 chilometri quadrati, realizzate in collaborazione con i più importanti operatori nel campo delle ricerche oceanografiche e sottomarine (tra cui la Marina Militare) e il supporto di enti di ricerca e istituzioni scientifiche di rilevanza internazionale (come la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli) nell’analisi dei dati scientifici raccolti. La realizzazione dell’impianto favorirà inoltre un importante incremento dell’occupazione con la creazione di circa 1.100 di posti lavoro all’anno, per i sei anni necessari alla sua realizzazione, e di circa 800 per le operazioni di manutenzione: a tal riguardo, Renexia ha già siglato un protocollo d’intesa con i sindacati a livello regionale per garantire legalità, sicurezza sul lavoro, formazione professionale e l’applicazione dei contratti nazionali nell’ambito della filiera produttiva specializzata.

A riprova del suo impegno pionieristico per la sostenibilità ambientale dell’opera e per le attività connesse, Renexia ha inoltre individuato una serie di misure che intende sottoporre alla valutazione delle parti sociali, quali, ad esempio: progetti per l’elettrificazione dei porti o per incentivare l’ammodernamento delle motorizzazioni delle flotte delle marinerie coinvolte, per la raccolta della plastica in mare, per l’impiego di mezzi e personale, nel periodo di fermo pesca, per il supporto alle attività di gestione e manutenzione del parco eolico.

Foto di Waldemar su Unsplash

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