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Scienziato accusa Boris Johnson: “Vuole fare contagiare milioni di inglesi”

Il professor Robert West, consulente del governo britannico, sostiene che il premier inglese avrebbe eliminato tutte le restrizioni, nonostante l’elevato numero dei contagi, per fare circolare il virus nella speranza di raggiungere prima dell’inverno l’immunità di gregge. Una strategia non molto diversa da quella che Johnson aveva annunciato all’inizio della pandemia, salvo poi fare precipitosamente marcia indietro.

La decisione del premier inglese Boris Johnson, che a partire dal 19 luglio scorso ha rimosso l’obbligo di indossare la mascherina all’interno dei luoghi chiusi ed il distanziamento sociale, eliminando in questo modo tutte le restrizioni per limitare la diffusione del virus Sars-Cov2, aveva fatto insorgere numerosi medici e scienziati, i quali avevano rivolto un appello al governo affinché riconsiderasse tale decisione. Un appello rimasto inascoltato dal premier, che nonostante il numero dei contagi fosse tornato a crescere, è andato avanti con la totale riapertura.

Una decisione che, secondo il professor Robert West, psicologo della salute presso l’University College di Londra e consulente del governo britannico, sarebbe dovuta alla decisione maturata dal premier di favorire il contagio tra la popolazione, in modo da raggiungere prima dell’inverno l’immunità di gregge. E’ quanto ha affermato lo scienziato nell’ambito di una intervista rilasciata al quotidiano “Guardian“.

Stiamo assistendo alla decisione del governo di far contagiare più persone possibile, nel minor tempo possibile, usando la retorica della cautela, in modo da scaricare la responsabilità sulla popolazione” ha affermato West, chiamato dal “Guardian” ad esprimersi in merito al “liberi tutti” stabilito a partire da lunedì scorso. Il governo secondo il consulente avrebbe giudicato “politicamente conveniente” lasciare che le persone si contagino, nonostante questo produca “gravi danni al sistema sanitario“, per raggiungere l’immunità di gregge, sommando vaccinati e guariti, prima dell’arrivo della stagione fredda. Il governo britannico ha sempre negato di avere l’intenzione di raggiungere l’immunità di comunità facendo circolare il virus.

La decisione di eliminare l’uso della mascherina negli spazi chiusi ed il distanziamento sociale non è piaciuta nemmeno a molte amministrazioni locali, che hanno reagito con ordinanze regionali per ripristinare l’uso della mascherina almeno sui mezzi pubblici. Dura anche la presa di posizione dell’opposizione, che mediante il ministro ombra della Salute, il laburista Jonathan Ashworth, ha criticato il governo, sostenendo che “consentendo al virus di circolare si rischiano nuove restrizioni per il futuro, e si condannano migliaia di cittadini a malattie croniche, che causeranno una pressione enorme sul sistema sanitario.

Le bufera investe il governo britannico in un momento in cui i casi attivi di covid-19, ovvero la quantità di persone attualmente infette nel paese, ammonta ad oltre un milione di unità, e molti di più sono i cittadini che si trovano in isolamento domiciliare precauzionale per essere stati a stretto contatto con persone risultate contagiate. Milioni di persone che si trovano nelle condizioni di non poter lavorare, con un impatto sul mondo del lavoro e sulla società non indifferente. Il problema risulta molto evidente nei supermercati, con le principali catene della grande distribuzione alle prese con la mancanza del personale, e anche la quantità di sanitari in isolamento sta diventando preoccupante, provocando carenze sull’assistenza ai pazienti.

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