Ambiente

Presto le zanzare ci faranno ‘compagnia’ anche in inverno

Il fastidioso insetto sarà sempre più attivo nel periodo invernale a causa del riscaldamento globale.

Un recente studio condotto dall’Università della Florida e pubblicato sulla rivista “Ecology” avverte che la stagione delle zanzare è destinata ad allargarsi. A causa del riscaldamento globale il fastidioso insetto sarà sempre più attivo anche nel periodo invernale, e trattandosi di un eccezionale veicolo di trasmissione di malattie, c’è da preoccuparsi.

Perché le zanzare attualmente non ci sono in inverno?

Il ciclo di vita delle zanzare varia in base alla specie e al clima. Nelle zone tropicali alcune specie sono attive tutto l’anno, mentre laddove gli inverni sono più freddi “spariscono” nel periodo in cui le temperature si abbassano, per poi “tornare” a primavera. La aedes albopticus, meglio nota come “zanzara tigre” per esempio, non sopravvive all’inverno. Con l’arrivo del freddo le loro uova anziché schiudersi, restano in una specie di letargo, definito diapausa, e si schiudono la seguente primavera, con l’arrivo della bella stagione. Il riscaldamento globale potrebbe dunque prolungare il ciclo di vita, posticipando il “letargo” delle uova e anticipandone la schiusa primaverile. O peggio, fare in modo che restino presenti per tutto l’anno.

I dettagli della ricerca

Gli autori della ricerca hanno catturato a Gainesville, una città della Florida centro-settentrionale che si trova in una zona di “confine” tra clima subtropicale e temperato, 28mila zanzare di 18 diverse specie, prelevate in diversi momenti dell’anno. I ricercatori ne hanno selezionate mille e le hanno sottoposte, in laboratorio, a temperature diverse, per valutare la loro reazione. Così facendo hanno rilevato che la gamma di temperature che riescono a tollerare si estende e si riduce in diversi periodi dell’anno. Nel periodo primaverile, quando le temperature notturne sono fredde, ma iniziano ad aumentare durante il giorno, le zanzare riescono a tollerare maggiormente gli sbalzi di temperatura. Nel periodo estivo la forbice dell’escursione termica tollerata si riduce, per poi dilatarsi nuovamente nei mesi autunnali.

Questo, secondo il prof. Brett Scheffers, docente presso il dipartimento di ecologia e conservazione della fauna selvatica dell’Università della Florida, indica che dal momento che il cambiamento climatico rende più caldi gli autunni e gli inverni, le zanzare potrebbero restare attive in tali periodi. E purtroppo “più zanzare ci sono, maggiore è il rischio che le malattie si diffondano”, evidenzia il docente, secondo il quale dobbiamo prepararci a questo.

Il ruolo dei cittadini per frenare la proliferazione delle zanzare

L’entomologo Peter Jiang, coautore della ricerca, sostiene che è necessario agire per contenere la proliferazione delle zanzare, in modo da ridurre la propagazione delle malattie che queste trasmettono. In questo ambito i cittadini possono dare un grosso contributo, grazie all’adozione di semplici accorgimenti quotidiani. L’esperto suggerisce che si debba incoraggiare le persone ad evitare ristagni d’acqua, svuotando, rimuovendo o coprendo eventuali recipienti, ma anche pneumatici, vecchie bottiglie, lattine e tutti gli oggetti, compresi i rifiuti, che possono favorire ristagni d’acqua, indispensabili per le zanzare. Jiang raccomanda inoltre di capovolgere le piccole imbarcazioni nelle quali può depositarsi acqua piovana, e di prestare attenzione alle piscine per bambini, le vasche per gli uccelli ed i vasi da fiore.

Lo studio sul sito phys.org

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