Il presidente della Fondazione Univerde e promotore di Opera2030, Alfonso Pecoraro Scanio, esprime preoccupazione per la possibilità che la riforma della giustizia in via di approvazione possa fare sfumare, mediante la prescrizione, i processi per i disastri ambientali, e rivolge un appello al governo che si somma all’iniziativa assunta da altre organizzazioni ambientaliste, preoccupate per il fatto che il reato di disastro ambientale non figuri tra quelli per cui non scatta l’improcedibilità.
Riforma Giustizia. Pecoraro Scanio: ”disastro ambientale è grave come mafia e stragi. MiTe agisca e Parlamento intervenga!” “Anzi va inserito il reato di Ecocidio”. “ le terre dei fuochi devono insegnarci qualcosa “
Da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e già ministro dell’ambiente rilancia da Opera2030 l’allarme delle associazioni Legambiente, Libera, Greenpeace e Wwf.” I disastri ambientali sono gravi come le stragi . Avvelenare aria, acqua e suolo , devastare i nostri habitat , provocando morti e tragedia è un delitto grave come stragi e mafia. Spero che il ministero della Transizione Ecologica intervenga subito e che il parlamento modifichi la riforma della giustizia “.
“Le associazioni ambientaliste e di lotta alla mafia hanno lanciato un allarme che doveva essere fatto dal Mite. Nel Paese delle terre dei fuochi e delle Ecomafie occorre non abbassare la guardia sulla criminalità ambientale ma inserire nel codice il reato di Ecocidio”. Ha concluso Pecoraro Scanio che da ministro fece approvare il consiglio dei ministri il la prima proposta per inserire gli ecoreati nel codice .
L’appello dell’ex ministro dell’Ambiente propone e rilancia l’introduzione del reato di ecocidio, termine coniato dalla “Stop Ecocide Foundation” che indica «atti illegali o sconsiderati commessi con la consapevolezza che esiste una probabilità sostanziale di danni gravi e diffusi o a lungo termine all’ambiente da tali atti». La Stop Ecocide Foundation è una campagna globale nata nel 2017 che ambisce a fare riconoscere il reato di ecocidio dalla Corte penale internazionale, per prevenire la devastazione della natura e proteggere il futuro della vita sulla Terra.
