In un campeggio di Principina a Mare (GR) ignoti hanno dato fuoco a tre tende, una delle quali occupata da una donna di 39 anni con un bambino di tre anni e ad una veranda. La donna ha riportato ustioni ad una mano.
Lascia basiti quanto è accaduto nella notte a cavallo tra lunedì e martedì scorso in un campeggio di Principina a Mare, nel grossetano, dove ignoti hanno acceso quattro distinti roghi. Erano circa l’1.30 quando alcuni giovani hanno dato l’allarme perché due tende stavano bruciando. Fortunatamente non erano occupate, in quanto si tratta di tende di proprietà della struttura, che vengono affittate ai vacanzieri, ma che in quei giorni erano vuote. Il materiale ignifugo con il quale sono realizzate ha rallentato il propagarsi delle fiamme, ma in ogni caso si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno prontamente domato le fiamme.
La tranquillità del campeggio però è durata poco. Verso le 3.30 è andata a fuoco una tenda a igloo, all’interno della quale stavano dormendo una turista milanese di 39 anni con il figlio di tre. La donna ha riportato ustioni ad una mano nel tentativo di spegnere l’incendio, mentre il piccolo fortunatamente non ha riportato lesioni. Poco dopo l’ultimo episodio della folle serie. A bruciare questa volta è stata la veranda di una roulotte sistemata poco distante. Il rapido intervento del personale del campeggio, insieme ad alcuni ospiti della struttura, ha impedito alle fiamme di dilagare, limitando la portata dell’incendio e dei danni. Anche in questo caso sono intervenuti i Vigili del Fuoco.
Il fatto che si siano verificati diversi incendi, e che abbiano coinvolto anche delle tende non occupate, lascia pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di incendi dolosi. Il direttore della struttura, Alberto Paolini, è rimasto sconcertato da questi episodi senza precedenti, e ovviamente ha presentato denuncia. Intervistato dal quotidiano locale “Il Tirreno“, ha affermato che il campeggio esiste da mezzo secolo, e non era mai accaduto niente di simile. Il campeggio, che si estende su una superficie di undici ettari, in questi giorni ospita al suo interno circa 600 persone, ma solo una quindicina di ospiti si sono accorti di quanto è accaduto, in quanto le tende bruciate erano ubicate in una zona isolata, nei pressi della pineta.
Considerando la portata e la pericolosità dei fatti, possiamo affermare che il bilancio di questa notte di follia è tutto sommato positivo. Il fatto che due delle tre tende incendiate fossero vuote, unito alla prontezza con la quale è stata affrontata la situazione, ha permesso di ridurre al minimo l’entità dei danni. Si tratta comunque di gesti molto gravi, che avrebbero potuto avere conseguenze molto serie. Il solo pensiero che all’interno della tenda incendiata fosse presente un bambino di tre anni mette i brividi. L’augurio è che le indagini avviate dalle forze dell’ordine possano dare un nome e un volto agli sconsiderati piromani.