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L’Europa è invasa dai pesticidi vietati: i dati allarmanti

L’impiego di prodotti agrochimici proibiti dilaga all’interno dell’Unione Europea. Si tratta di prodotti pericolosi per l’ambiente e per la salute umana.

Nel primo semestre del 2021 nei paesi dell’Unione Europea sono state sequestrate 1.200 tonnellate di pesticidi, per un valore di mercato complessivo di 80 milioni di euro. Una quantità esorbitante, che dimostra come questi prodotti, pur proibiti, siano ancora oggi largamente impiegati da parte di imprenditori senza scrupoli, che li scelgono per risparmiare, perché costano meno, o per la convinzione che producano risultati migliori. Si tratta di prodotti il cui utilizzo ha un “costo” in termini di danni agli ecosistemi, agli insetti impollinatori ed in alcuni casi alla salute umana.

La maxi operazione dell’Europol

Nel periodo compreso tra il 13 gennaio ed il 25 aprile di quest’anno l’Europol, forza di polizia dell’Unione Europea che aiuta i paesi membri dell’UE a combattere forme gravi di criminalità internazionale, ha coordinato una maxi operazione di controllo, denominata Silver Axe VI, che ha coinvolto 35 nazioni, delle quali otto extracomunitarie. Sono stati esercitati numerosi controlli sulla filiera dell’agrochimica alla ricerca di prodotti proibiti, contraffatti o importati sotto mentite spoglie: pesticidi illegali che viaggiano accompagnati da etichette e documentazione nella quale risultano essere prodotti il cui uso è consentito. Europol ha disposto controlli alle frontiere, sia terrestri che marittime, controlli sui mercati interni e persino su internet. Nell’ambito dell’operazione hanno avuto luogo la contestazione di 763 infrazioni, 268 seuqestri e l’arresto di 12 persone, sette delle quali in Italia.

Il pericolo dei pesticidi illegali

Si tratta di sostanze il cui utilizzo in passato era consentito, ma che sono state proibite perché è stato accertato che fossero dannose – per esempio il clorpirifos – oppure prodotti contraffatti e mai autorizzati nell’Unione Europea. Il loro impiego può essere molto pericoloso, sia per l’ambiente che per l’uomo. L’uso di questi prodotti ha provoca ingenti danni ai campi e agli ecosistemi, ed in modo particolare in molti casi sono dannosi per le api, il più importante insetto impollinatore. Nell’ambito dell’operazione è stato appurato come, in un caso, l’utilizzo di un prodotto non approvato contenente neonicotinoide abbia provocato una moria per avvelenamento nelle api che vivevano vicino alla zona dove è stato utilizzato.

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