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La smart city e il progresso per la sostenibilità ambientale

La smart city è un progetto, nato negli anni Novanta grazie all’interesse per il mondo ICT, che da utopico sta diventando sempre più reale e perciò una tematica molto discussa dai media e motivazione di studio nelle scuole e università. Se volessimo dare una definizione potremmo descriverla come una città che punta ad assicurare un miglioramento della vita per i cittadini e non che la vivono, attraverso lo sviluppo di una tecnologia avanzata garante di servizi ottimali. La realizzazione di una città intelligente dipende da diversi fattori che devono interagire tra di loro e devono essere anch’essi “smart”: Smart mobility, Smart economy, Smart environment, Smart people, Smart governance.

La tutela ambientale ricopre un posto di prestigio tra gli obiettivi che devono essere perseguiti in una smart city poichè la loro finalità principale è quella di gestire al meglio le proprie risorse; aver coscienza delle risorse ambientali esauribili e non è sicuramente un gran passo per poter sviluppare delle politiche che le tutelino e che sfruttino al meglio le loro possibilità. Immaginiamo il concetto di salvaguardia ambientale come un contenitore che è riempito da tanti gesti e attività considerate intelligenti che hanno triplice funzione: essere progressiste nel mondo della tecnologia, migliorare la vita delle persone e parallelamente contribuire per lo smart environment, questa è una smart city.

Ad esempio, pensiamo alle abitazioni e quindi a un concetto di “smart living”, installare pannelli solari è una mossa intelligente che permetterà di utilizzare fonti di energia rinnovabile in maniera autonoma, risparmiare denaro e di non inquinare attuando politiche di sostenibilità energetica. A Singapore, con la finalità di ridurre i consumi di acqua e energia elettrica, sono state create applicazioni che tengono conto in tempo reale degli effettivi consumi dell’acqua così da invogliare il cittadino ad evitare inutili sprechi, inoltre le case sono dotate di sensori che percepiscono la presenza di persone nell’abitazione e nelle precise stanze accendendo e spegnendo le luci in base alla necessità.  Un altro elemento importante è connesso al settore delle mobilità, la green mobility ha un grande impatto sulla tutela ambientale perché promette di creare delle connessioni con mezzi pubblici che riescano a far spostare il cittadino rapidamente e allo stesso tempo essere il meno impattanti possibili sull’ambiente. Tutto questo è possibile attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici alimentati attraverso colonnine o servizi di car sharing che permettano al cittadino di usufruire di macchine in condivisione che essendo in numero limitato puntano a contenere il livello di co2 rilasciato dai gas di scarico delle auto. 

Un modello di consumo che sta prendendo sempre più spazio nelle smart cities è chiamato economia circolare e va a giovamento della sostenibilità ambientale proprio perché punta ad allungare il ciclo dei beni e diminuire i rifiuti. Ad Amsterdam si sta sperimentando questo modello e si stima che arriverà al suo raggiungimento massimo nel 2050, l’obiettivo è quello di ridurre del 20% il consumo di materie prime utilizzate per realizzazione di spazi pubblici, forniture per uffici e tanto altro, al posto di questi beni verranno utilizzati materiali sostenibili che non verranno mai eliminati del tutto ma sempre recuperati e riutilizzati minimizzando al massimo la presenza di rifiuti.

La smart city è la dimostrazione come il progresso sia completamente interdisciplinare e che non si potrà mai parlare di evoluzione tecnologica lasciando in disparte il settore ambientale.

Immagine copertina: People vector created by rawpixel.com – www.freepik.com

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