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La Corea del Sud riconoscerà gli animali quali ‘esseri senzienti’

Il paese asiatico annuncia che cambierà lo ‘status’ degli animali, che da essere considerati alla stregua degli oggetti saranno riconosciuti quali esseri senzienti, in modo da tutelarli di fronte ad abusi e abbandoni.

Nel 2018 in Corea del Sud fece scalpore il caso di Jinhui, un cane di razza Pomerania il cui proprietario chiese ai propri figli di seppellirlo vivo. Fu salvato dai volontari di un’associazione animalista, ma nonostante a carico dell’uomo ci fossero consistenti prove, le leggi del paese non consentirono di incriminarlo. L’uomo non ricevette alcuna condanna, suscitando l’indignazione degli animalisti e di molti cittadini.

Per fare in modo che fatti come questo non si ripetano mai più, il Parlamento sudcoreano ha intenzione di cambiare il codice civile, per riconoscere gli animali – attualmente considerati alla stregua di oggetti – quali esseri senzienti. E finalmente chi si renderà responsabile di maltrattamenti o di abbandono dovrà fare i conti con una legge che prevede severe condanne. L’approvazione da parte del Parlamento dell’emendamento che garantirà agli animali diritto alla protezione, al benessere e maggiore rispetto per le loro vite dovrebbe arrivare entro Settembre, e collocherà la Corea del Sud tra le poche nazioni che considerano gli animali esseri senzienti.

In Corea del Sud gli animali domestici sono molto diffusi: ne possiede uno poco meno del 20% della popolazione, si parla di oltre 10 milioni di persone su un totale di 52 milioni. Ma negli ultimi lustri i casi di maltrattamenti sono aumentati in modo allarmante, passando dai 69 registrati nel 2010 ai 914 del 2019, ed è necessario considerare che molti casi non vengono alla luce. Molto diffusa anche la pratica dell’abbandono, che nel 2020 ha riguardato oltre 130mila animali domestici.

L’attuale normativa sudcoreana sulla protezione degli animali prevede che maltrattamenti e crudeltà siano puniti con la reclusione fino a 3 anni e multe fino a 30 milioni di won, poco meno di 22mila euro. Una legge non proprio inconsistente dunque, che però viene depotenziata dal fatto che il sistema legale sudcoreano considera gli animali alla stregua degli oggetti, riducendo in questo modo la portata delle condanne. Riconoscere gli animali quali esseri senzienti dunque consentirà ai giudici di potere avere la mano più pesante nei confronti di chi commette crimini contro di loro, applicando pienamente la legge in vigore. La modifica del codice civile comporterà inoltre l’obbligo di soccorrere gli animali, e di segnalare alle autorità quando un animale perde la vita nell’ambito di incidenti stradali.

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