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Greenpeace UE: “Le industrie che distruggono le foreste cercano di sabotare la nuova legge forestale dell’UE”

“Le aziende che traggono profitto dalla vendita di prodotti legati alla distruzione delle foreste, e i loro gruppi di pressione, stanno cercando di minare un progetto di legge dell’UE per limitare l’impatto del consumo europeo sugli ecosistemi del mondo”: lo afferma Greenpeace EU sulla base di una una nuova ricerca

La ricerca ha analizzato i contributi del settore alle consultazioni pubbliche della Commissione europea, nonché le loro dichiarazioni e i materiali di lobbying. Ha rilevato che le aziende e le associazioni nei settori dalla carne all’olio di palma fino alla carta stanno spingendo l’UE a regolamentazioni deboli o scappatoie per i loro prodotti, anche se allo stesso tempo affermano di essere impegnate nella lotta alla deforestazione. 

Sini Eräjää, attivista di Greenpeace per l’agricoltura e le foreste dell’UE, ha dichiarato: “La protezione delle foreste mondiali e di altri ecosistemi è essenziale nella lotta contro il collasso climatico, per proteggerci da nuove malattie e per sostenere la vita e i mezzi di sussistenza di milioni di persone. C’è un disperato bisogno di una nuova legge dell’UE per fermare il consumo europeo che porta alla deforestazione, ma le aziende che traggono profitto da questa distruzione agiscono come scolari audaci, puntando il dito contro gli altri, insistendo sul fatto che hanno già fatto il lavoro o lamentandosi di essere trattate ingiustamente”.

Nell’ottobre 2020, il Parlamento europeo ha invitato la Commissione europea a elaborare una legge che imponga alle aziende che immettono prodotti sul mercato dell’UE di dimostrare che le loro catene di approvvigionamento siano libere dalla distruzione di foreste o altri ecosistemi – come savane, praterie, torbiere – o violazione dei diritti umani. Il Parlamento ha inoltre chiesto alla Commissione di richiedere agli istituti finanziari operanti in Europa di dimostrare che i loro investimenti non sono collegati alla distruzione di foreste ed ecosistemi o alle violazioni dei diritti umani.

Oltre un milione di persone ha risposto alla consultazione pubblica della Commissione europea, chiedendo una nuova e forte legge dell’UE per tenere fuori dal mercato europeo i prodotti legati alla deforestazione, al degrado delle foreste, alla distruzione della natura e all’abuso dei diritti umani.

La ricerca di Greenpeace rileva che le aziende che attualmente vendono prodotti noti sul mercato avrebbero esercitato pressioni, direttamente o tramite associazioni di categoria, per limitare l’impatto di qualsiasi nuova normativa dell’UE sui loro modelli di business.

La Commissione europea aveva affermato che la proposta per affrontare l’impronta forestale dell’UE sarebbe stata pubblicata nella prima metà del 2021, ma la pubblicazione è stata ora posticipata a dopo la pausa estiva. Una volta che la Commissione europea pubblicherà la proposta, il Parlamento europeo e i governi nazionali inizieranno a prendere posizione e a proporre emendamenti.

Immagine di copertina: Albero foto creata da wirestock – it.freepik.com

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