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Falso made in Italy vale 100 miliardi. Stop agropirateria con certificazioni e tracciabilità

Torna l’appuntamento della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, giunta quest’anno alla 6a edizione. Sarà l’occasione per rilanciare i temi della qualità, della salubrità e della sostenibilità delle produzioni italiane insieme alla campagna #NoFakeFood, che si propone l’obiettivo di tutelare e valorizzare il vero made in Italy agroalimentare contro agropirateria, contraffazioni e Italian sounding. L’Italia ha un immenso patrimonio che va difeso, dall’identità territoriale dei prodotti agroalimentari alla genuinità del cibo, fino alla qualità degli ingredienti 100% italiani nelle preparazioni culinarie.

Tutto questo verrà affrontato martedì 23 novembre all’evento “Made in Italy ed eccellenze della cucina italiana – Viaggio intorno al mondo del 100% Italian Taste”, dalle ore 16:00, promosso da ITA0039 by ASACERT in collaborazione con la Fondazione UniVerde e con il supporto di Coldiretti e Campagna Amica.

L’evento si svolgerà in diretta streaming sulle pagine social di Asacert, Fondazione UniVerde e Italian Taste Certification.

Si può battere la contraffazione con l’innovazione tecnologica: grazie alla Certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste, ristoranti, prodotti e piatti italiani possono finalmente essere riconosciuti come autentici italiani. «È necessario fissare con tutti gli attori istituzionali e del comparto, regole più accurate e certificate, leggibili da tutti, per la difesa del Made in Italy, per continuare ad assicurarne salubrità, innovazione e, naturalmente, sostenibilità. In questo evento renderemo merito a ciò che l’italianità nella ristorazione ha saputo fare nel mondo» dichiara Fabrizio Capaccioli, AD Asacert e ideatore del Protocollo ITA0039.

L’obiettivo dell’Italia è quello di recuperare, nei prossimi anni, i 100 miliardi di euro che vengono sottratti al made in Italy dall’agropirateria a livello internazionale. «Se la cucina italiana nel mondo è il miglior veicolo per far conoscere e difendere la qualità del made in Italy agroalimentare e l’Italian Taste, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti rappresentano, sia per i ristoratori che per i consumatori di tutto il globo, un’efficace protezione rispetto ai fenomeni dell’italian sounding e dell’agropirateria» sottolinea Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood.

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