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Entro il 2024 sarà operativo il gemello digitale dell’oceano

Modelli predittivi e infrastrutture digitali. C’è l’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: entro il 2024 sarà operativo il gemello digitale dell’oceano che fornirà previsioni altamente accurate sull’evoluzione dei dati nei mari globali, tramite algoritmi di intelligenza artificiale. La dichiarazione è giunta al vertice One Ocean Summit organizzato dalla Francia e che si è svolto nel mese di febbraio a Brest.

L’obiettivo comune dell’Ue è avviare una cooperazione internazionale composta dai 27 Paesi membri e da altri 13 membri utile a favorire la redazione di un trattato finalizzato a conservare e rinnovare gli oceani. La sollecitazione è quella di condividere una missione chiara e ambiziosa come il Green deal europeo, identificando gli oceani come uno spazio di frontiera ma anche luoghi di cooperazione e di diritto internazionale: “Gli studi dimostrano che abbiamo bisogno di almeno il 30% dell’oceano protetto affinché sia ​​sano. Il nostro programma oceanico si concentrerà sui cinque mari d’Europa e testerà soluzioni specifiche a problemi definiti. Ad esempio, nel Mediterraneo, la nostra missione è prevenire ed eliminare l’inquinamento, in particolare quello plastico, nutritivo e chimico” ha dichiarato la presidente von der Leyen.

Stop agli oceani come arena geopolitica: l’UE ha lanciato la Mission to restore our ocean and waters by 2030 con 500 milioni di euro di finanziamenti provenienti dal più grande programma di ricerca e sviluppo del mondo, Horizon Europe, e altri strumenti.

I modelli virtuali progettati rifletteranno accuratamente i cambiamenti e i processi che si stanno verificando negli oceani, sfruttando la disponibilità di dati satellitari, internet of things, big data, cloud computing: “Stiamo collegando le nostre risorse come i satelliti Copernicus, le infrastrutture marine, boe e droni sottomarini e l’elaborazione ad alte prestazioni. Raccoglieremo i dati grezzi e li trasformeremo in conoscenza in tempo reale e previsioni a lungo termine. Mettiamo la potenza della rivoluzione digitale al servizio del nostro clima”, ha aggiunto von der Leyen.

Gli algoritmi avanzati per la previsione di eventi spazio-temporali e la validazione dei modelli, permetteranno di realizzare repliche digitali degli oceani in tempo reale. Una delle finalità è quella di creare piattaforme open source per consentire ai ricercatori di sviluppare scenari ipotetici di adattamento ai cambiamenti climatici. Il gemello digitale dell’oceano sarà dunque una piattaforma per la cooperazione globale.

Immagine di copertina: Acqua foto creata da frimufilms – it.freepik.com

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