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CORONAVIRUS, SMARTWORKING PULISCE ARIA NEL NORD ITALIA.

Dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) elaborati per Fondazione UniVerde e Opera2030 da YOUTHQUAKE.IT

Pm10. -33% NO2 – 31%. L’emergenza Covid-19 in 15 giorni ha ripulito l’aria di Milano e ridotto emissioni di CO2 in tutto il Nord. “ll ricorso massiccio a pratiche di smartworking e di formazione scolastica e universitaria telematica ha avuto un rilevante impatto sulla qualità dell’aria in una delle aree più inquinate d’Europa – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Ambiente e oggi presidente della Fondazione UniVerde – aggiungendo: “Da questa emergenza coronavirus il nostro Paese dovrà imparare non solo a sostenere il sistema sanitario nazionale, soggetto ad assurdi tagli negli ultimi anni, ma occorrerà anche investire su lavoro e formazione da remoto tramite strumenti digitali.”

“Le risorse messe a disposizione dal governo devono essere volte a salvaguardare lavoratori e imprenditori dei settori più colpiti e rilanciare un’economia dell’innovazione e della sostenibilità – conclude Pecoraro Scanio – Non dimentichiamo che secondo numerosi studi scientifici (The Lancet, novembre 2019 e altri) i dati pubblicati da autorevoli agenzie internazionali sanitarie e ambientali in Italia e in Europa registrano ogni anno innumerevoli decessi legati all’inquinamento dell’aria”.

Consulta il rapporto “EFFETTI DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS SU INQUINAMENTO E QUALITÀ DELL’ARIA”: https://www.opera2030.org/wp-content/uploads/2020/03/EFFETTI-EMERGENZA-CORONAVIRUS-SU-INQUINAMENTO-E-QUALITA-ARIA.pdf

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