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Eolico offshore: dal progetto Ocean Grid nel Mare del Nord all’impianto Med Wind in Sicilia

Il ministro norvegese del Commercio e dell’Industria, Iselin Nybø, ha già annunciato che il progetto Ocean Grid riceverà un sostegno finanziario di 82,7 milioni di NOK, circa 3.2 milioni di euro, attraverso lo schema Green Platform.

Il progetto svilupperà nuove tecnologie, conoscenze e soluzioni per consentire uno sviluppo dell’eolico offshore sulla piattaforma continentale norvegese. Esaminerà in particolare il modo in cui l’eolico offshore sarà connesso alla rete e i lavori riguarderanno parchi eolici sia a fondo fisso che galleggianti e, a lungo termine, consentiranno la creazione di posti di lavoro verdi e un aumento dei proventi delle esportazioni.

Anche se si tratta di un passo in avanti verso la carbon neutrality, la Norvegia rappresenta un paradosso: è uno dei principali produttori mondiali di petrolio e gas, che rappresentano oltre il 40% delle sue esportazioni, e le emissioni di gas serra del settore sono state pari a 13,3 milioni di tonnellate di CO2 nel 2020, ovvero il 27% del totale del paese. Tuttavia, Oslo cerca di ridurre le emissioni domestiche di gas serra fino al 55% entro la fine del decennio e mira a essere carbon neutral entro il 2050.

In Italia, per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie basate sull’eolico offshore, Renexia sta compiendo passi in avanti con il progetto Med Wind nel canale di Sicilia. L’impegno per la sostenibilità dell’impianto è stato già confermato dalle recenti indagini compiute dai ricercatori e dai tecnici della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, i cui risultati sono stati presentati a Napoli lo scorso 9 febbraio all’evento “Mediterraneo, il mare delle meraviglie. Rinnovabili e pesca sostenibili: la ricerca scientifica per la tutela del Mare Nostrum”. Le attività hanno visto impegnati i ricercatori e i tecnici della Stazione Anton Dohrn insieme ai colleghi delle Università di Messina, Palermo, Genova e del CNR di Capo Granitola, con il coordinamento scientifico del prof. Greco, in una campagna di ricerca durata circa 80 giorni.

Proprio in quell’occasione, Riccardo Toto, Direttore Generale Renexia, ha ricordato ai microfoni di Askanews i benefici che l’impianto avrà sul tessuto sociale, con investimenti di circa 9 miliardi di euro: “Le ricadute che hanno studiato per noi i tecnici di Deloitte mostrano un impatto fortissimo dal punto di vista occupazionale, parliamo di 6000 persone nel periodo della costruzione e circa 700/1.000 unità continuamente impiegate nell’arco dei 25 anni di operation del parco. Ma ci sarà anche un impatto sulla bolletta: le stime parlano di circa 100 milioni all’anno di risparmio per le famiglie siciliane per 25 anni, quindi 2,5 miliardi di risparmio sulla bolletta”.

Immagine di copertina: Tecnologia foto creata da www.slon.pics – it.freepik.com

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