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PESCATORI PARTECIPERANNO AI TAVOLI DI CONFRONTO PER IMPIANTI EOLICI OFF-SHORE

La risoluzione approvata questa settimana dalla plenaria dell’Europarlamento con 512 voti a favore, 21 contrari e 159 astenuti conferma che tutti i progetti di parchi eolici off-shore devono tenere in considerazione le esigenze dei pescatori che, ad oggi risultavano esclusi. Infatti, i punti maggiormente considerati negli studi e valutazioni di impatto ambientale erano in particolare gli effetti negativi sull’ambiente di costruzione, esercizio e smantellamento delle turbine eoliche. Risulta pertanto chiaro che non tutte le parti erano state chiamate nella stesura di alcuni grandi progetti, tra cui quello nel Canale di Sicilia MeDWos che, ricordiamo, ha incassato l’approvazione di associazioni ambientaliste ed aveva aperto già il dialogo con i pescatori, nonostante non fosse previsto. L’impianto è ritenuto strategicamente necessario per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica fissati per il 2030. 

Aperture dal Ministero della Transizione Ecologica

La notizia sembra in qualche modo andare a sommarsi alla recente apertura del Ministero della Transizione Ecologica che il 28 giugno dichiarava che entro 20 giorni «raccoglierà le proposte che perverranno ai fini della istituzione di tavoli di condivisione tecnica e di supporto tecnico-amministrativo per la valutazione, approvazione e realizzazione di ciascun singolo progetto» eolico offshore.

«Si chiede contestualmente – aggiungono dal dicastero – a ogni soggetto singolo o collettivo di rilievo nazionale, interessato alla conoscenza e alla valutazione dei profili ambientali e produttivi riferiti all’insediamento dei predetti impianti, di manifestare il proprio interesse a partecipare ai predetti tavoli, ai fini della massima trasparenza e partecipazione, oltreché celerità, delle procedure in esame. Sarà cura del Ministero proporre la composizione di ciascun tavolo di lavoro e organizzare il relativo funzionamento, avendo quali parametri principali di riferimento la minimizzazione degli impatti ambientali, la celerità della realizzazione e il dimensionamento ottimale di ciascun progetto sotto il profilo della produzione energetica. Qualora i medesimi progetti siano ammessi a misure di finanziamento nazionali e dell’Unione europea, l’attività di supporto potrà estendersi agli adempimenti di carattere tecnico e amministrativo connessi».

Volontà di soluzioni condivise

La votazione quindi si configura come una ulteriore conferma che vi è la volontà di trovare soluzioni pienamente condivise tra tutte le parti. 

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