Primo si del Senato alla tutela in Costituzione dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Il Senato ha approvato, con 224 voti favorevoli, 23 astenuti e nessun voto contrario, l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Ora il provvedimento passerà all’esame della Camera dei Deputati, tuttavia per la definitiva approvazione, trattandosi di un ddl Costituzionale, saranno necessarie quattro letture.
La legge si prefigge l’obiettivo di modificare gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Nel caso dell’articolo 9, che attualmente recita “La Repubblica promuove lo sviluppo e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” è previsto l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, inoltre il ddl stabilisce che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
All’articolo 41 della Costituzione che attualmente stabilisce che “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” sarà integrato con il principio che “l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente”. Inoltre la legge stabilisce che l’attività economica pubblica e privata debba essere indirizzata e coordinata a fini ambientali, oltre ai già previsti fini sociali.
Esulta Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e fondatore dell’interguppo parlamentare ‘Ecologia integrale‘, che con il voto di questa mattina in Senato porta a casa una importante vittoria. Pecoraro Scanio, insieme all’intergruppo parlamentare e alla Fondazione Univerde, negli ultimi mesi si è impegnato a fondo per raggiungere questo traguardo, mediante un’opera di sensibilizzazione dei parlamentari e delle istituzioni e diverse iniziative pubbliche. Tra queste, una petizione su Change.org, sostenuta anche dall’inviato di Striscia la notizia, Jimmy Ghione, che in poche settimane ha superato quota 33mila firme.
“Si tratta di un risultato storico, il primo passo verso l’approvazione definitiva di un ddl che garantirà un’Italia ed un futuro migliore a tutti i cittadini, ed in particolare alle nuove generazioni” commenta a caldo Pecoraro Scanio, che prosegue: “adesso è importante che l’Iter parlamentare proceda senza intoppi, per arrivare al definitivo voto finale entro ottobre“