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Turismo di massa vs turismo responsabile

Il turismo e l’ambiente hanno istaurato negli anni un rapporto complesso, i due elementi si influenzano reciprocamente e soprattutto il turismo ha delle grandi responsabilità in questa relazione che devono essere confermate attraverso delle scelte. Il risultato ottimale sarebbe quello di adottare delle pratiche che puntino a offrire un buon servizio per i turisti senza intaccare i primi attori di una esperienza turistica: i luoghi e l’ambiente.

Queste decisioni sono la base per lo sviluppo di un nuovo turismo chiamato “Turismo Sostenibile” che sta ricoprendo sempre più un posto di spessore non solo per gli operatori del settore ma anche nei clienti maggiormente sensibilizzati all’ importanza di mantenere un rapporto apollineo tra i due. 

Il fenomeno del Turismo Sostenibile si contrappone a quello che è il Turismo di massa inventato da Thomas Cook e che vede la realizzazione di pacchetti di viaggio estesi a una grande portata di persone; la criticità sta proprio nel flusso turistico elevato che comporta problematiche alla popolazione locale e soprattutto alla destinazione stessa. 

I disastri ambientali, riconducibili al turismo di massa, crescono in maniera esponenziale con l’aumento del flusso turistico internazionale che secondo l’Organizzazione mondiale del turismo è in continua crescita, prevedendo nel 2030 il raggiungimento di 2 miliardi di persone

Le problematiche legate strettamente a questo fenomeno sono principalmente: aumento dei rifiuti, crescita dell’uso della elettricità e dell’acqua ed infine la distruzione di ecosistemi naturali.

La sensibilizzazione ai temi ambientali ha rieducato tanti settori economici e tra questi vi è anche quello del turismo; prendendo coscienza del rapporto che intercorre tra esperienza e ambiente, gli operatori turistici puntano su un turismo definito sostenibile o meglio ancora responsabile. In diritto il Rapporto Brundtland nel 1987, stipulato della commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo, esplica che cosa è la sostenibilità ovvero soddisfare le esigenze delle generazioni del presente senza danneggiare l’ambiente e anzi preservarlo a giovamento di quelle future puntando sul concetto di “Our commune future”.

La pandemia del Covid 19 ha portato a un grande sviluppo per il turismo responsabile, la distanza sociale dettata dalle direttive sanitarie ha fatto quasi estinguere il concetto di turismo di massa prediligendo un turismo rurale svolto negli spazi aperti al contatto con la natura, agriturismi e masserie, dove è stato possibile creare laboratori per educare il viaggiatore a essere più responsabile nei confronti dell’ambiente incentivando raccolta differenziata, workshop con tema della biodiversità e esperienze definite slow che come ciclo passeggiate, passeggiate a cavallo ed escursioni che permettono di godersi l’ambiente naturale senza “stressarlo”. 

La presa di coscienza di queste criticità è il primo passo per il cambiamento, la rieducazione durante ogni tipologia di attività da quella lavorativa a quella di puro piacere saranno il punto di svolta per la tutela del nostro patrimonio e dei nostri diritti.

Immagine di copertina: Hiker photo created by jcomp – www.freepik.com

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