Roberto Biasci, consigliere regionale della Toscana eletto in quota Lega critica l’assunzione di alcuni bagnini provenienti da Mazara del Vallo in alcune spiagge del livornese
“Sono rimasto quantomeno perplesso nell’apprendere che i bagnini operativi sulle spiagge comunali a San Vincenzo proverranno da Mazara del Vallo, località in provincia di Trapani” ha affermato il consigliere regionale leghista Roberto Biasci, riferendosi all’assunzione di alcuni bagnini provenienti da Mazara del Vallo assunti per vigilare sulle spiagge di San Vincenzo, in provincia di Livorno. “Possibile che non si sia potuta trovare la disponibilità di qualche aitante giovane locale?” ha aggiunto il consigliere, che ha rincarato la dose: “con tanti giovani in cerca di occupazione, anche stagionale, si è fatto davvero il massimo per non dovere far addirittura risalire la penisola ai prescelti siciliani?”
Parole che hanno scatenato inevitabilmente aspre polemiche, e che riportano alla mente la “vecchia Lega” di Bossi e Borghezio, quando le sparate contro i “terroni”, accusati di trasferirsi dal sud al nord per “rubare lavoro” erano all’ordine del giorno, ma che stonano non poco con il nuovo corso leghista, improntato sul nazionalismo. Senza contare che alle ultime tornate elettorali il partito di Salvini ha presentato il proprio simbolo anche nel mezzogiorno, compresa Mazara del Vallo, la città di provenienza dei guardaspiaggie che hanno suscitato le “perplessità” del consigliere leghista.
Il consigliere ha inoltre polemizzato sul fatto il servizio di salvataggio in spiaggia sarebbe dovuto partire da metà giugno, mentre è divenuto operativo solo nei giorni scorsi. “Ci auguriamo che i bagnini in trasferta vengano chiamati in causa il meno possibile: ciò vorrà dire che i bagnanti non si sono trovati in situazioni di emergenza e pericolo”, ha concluso il consigliere.
Da quando la Lega è guidata da Matteo Salvini l’obiettivo del federalismo, vecchio cavallo di battaglia bossiano, sembra essere stato definitivamente accantonato, sostituito da proclami nazionalistici e di vicinanza verso il sud. Il leader leghista in più occasioni si è scusato per i cori contro i napoletani che lo videro protagonista, in occasione della festa leghista di Pontida del 2009, ma che un certo risentimento verso il sud serpeggi ancora tra alcuni suoi esponenti appare evidente.
I precedenti più recenti
La storia della Lega è costellata da numerose dichiarazioni offensive nei confronti del mezzogiorno pronunciate da parlamentari o altri esponenti del partito, ma queste, seppure in tono minore, sono proseguite anche con il nuovo corso leghista. Nel febbraio 2020 il consigliere comunale leghista di Pavia Niccolo Fraschini affidò ai social la seguente dichiarazione:
“Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicamente vive in mezzo all’immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonati. Da queste persone non accettiamo lezione di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi”.
Inoltre nel 2018 le telecamere di Fanpage.it fecero visita alla festa leghista di Pontida, testimoniando come tra i militanti del partito siano ancora diffusi sentimenti negativi nei confronti del sud.