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RISO BASMATI, INDIA E PAKISTAN SI CONTENDONO IL TITOLO NELL’UE

L’India chiede un marchio esclusivo che le concederebbe la proprietà del titolo basmati nell’Unione Europea, scatenando una disputa con il rivale Pakistan.

Il panorama culinario condiviso tra Pakistan e India è definito dal basmati, un caratteristico riso a chicco lungo ora al centro dell’ultimo confronto tra gli acerrimi rivali. L’India ha richiesto un marchio esclusivo che le concederebbe la proprietà del titolo basmati nell’Unione Europea, scatenando una disputa che potrebbe infliggere un duro colpo alla posizione del Pakistan in un vitale mercato di esportazione.

L’India è il più grande esportatore di riso al mondo, con un guadagno annuale di 6,8 miliardi di dollari, ma il Pakistan (in quarta posizione con 2,2 miliardi di dollari, secondo i dati delle Nazioni Unite) si è immediatamente opposto alla mossa dell’India per ottenere l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dalla Commissione Europea.

Da Karachi a Calcutta, il basmati è un alimento base nelle diete quotidiane in tutta l’Asia meridionale. Viene consumato insieme a carne speziata e curry di verdure, ed è la stella dei piatti biryani infinitamente vari presenti in occasione di matrimoni e celebrazioni in entrambi i paesi, che si sono separati solo dopo l’indipendenza dal dominio coloniale britannico nel 1947.

Negli ultimi tre anni, il Pakistan ha ampliato le esportazioni di basmati verso l’UE, sfruttando le difficoltà dell’India nel soddisfare gli standard europei più severi sui pesticidi. Ora soddisfa i due terzi della domanda annuale di circa 300.000 tonnellate della regione, secondo la Commissione europea.

Lo status di IGP conferisce diritti di proprietà intellettuale per prodotti legati a un’area geografica in cui ha luogo almeno una fase di produzione, trasformazione o preparazione. Il tè indiano Darjeeling, il caffè colombiano e diversi prosciutti francesi sono tra i prodotti popolari con lo status di IGP. Si differenzia dalla Denominazione di Origine Protetta, che prevede che tutte e tre le fasi avvengano nella regione interessata, come nel caso di formaggi come il brie francese o il gorgonzola italiano. Tali prodotti sono legalmente protetti contro l’imitazione e l’uso improprio nei paesi vincolati dall’accordo di protezione.

Secondo le regole dell’UE, i due paesi devono cercare di negoziare una risoluzione amichevole entro settembre, dopo che l’India ha chiesto una proroga di tre mesi: il Pakistan spera così di convincere l’India a presentare una domanda congiunta in nome del patrimonio comune rappresentato dal basmati.

Fonte della notizia: Aljazeera
Immagine di copertina: Cibo foto creata da 8photo – it.freepik.com

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