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L’esercito bianco dei tutori legali volontari di minori

di Sandra Abbondandolo

Il fenomeno dei minori migranti e dei minori stranieri non accompagnati, cosidetti Msna, sta raggiungendo, in Europa numeri considerevoli e preoccupanti per la tenuta del sistema di protezione attualmente in essere. Minori che per situazioni e motivazioni diverse, tra cui il rischio della propria vita, sono costretti a scappare dai loro Paesi, allontanandosi dalle proprie famiglie e dal proprio quotidiano senza sapere se riusciranno, un giorno, a rivedere i loro cari. Sono tristemente note le modalità di arrivo dei minori mgranti, delle rotte utilizzate e delle variazioni nei percorsi a seguito di mutate condizioni sociali e politiche dei Paesi attraversati. Sono anche conosciute, per diffusa comunicazioni sui principali canali d’informazione, le procedure di accoglienza nella loro interezza compreso l’invio dei minori presso i tanti centri di accoglienza e le strutture dedicate. Quello che forse è meno noto è ciò che succede dopo questo momento, il loro nuovo vissuto: la conoscenza di luoghi, persone e, soprattutto culture diverse. L’incontro con altri minori in ingresso, l’incrocio tra etnie ed il confronto e lo scambio di opinioni e dritte su come aggirare le procedure e le regole, a volte un po’ strette agli adolescenti. E proprio per questi comportamenti che migliaia di minori si allontanano dalle strutture di accoglienza e non saranno mai ritrovati, perchè di solito il loro percorso di identificazione non si è concluso. Purtroppo tantissimi di questi minori, nella speranza di trovare scorciatoie e sentieri più semplici e veloci finiscono per cadere nei circuiti della criminalità organizzata, trovandosi imbrigliati nelle reti tessute da adulti senza scrupoli, sfruttati e messi in condizioni a volte simili alla schiavitù.

Molti Paesi stanno orientando le proprie legislazioni verso il consolidamento dei principi sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 (CRC) e nel pieno rispetto di questo, nei giorni 12 e 13 febbraio si è svolta a Milano, la Prima Assemblea Nazionale delle Associazioni e dei gruppi informali di tutori legali volontari di tutta Italia.

A circa 5 anni dall’emanazione della legge 47 del 2017, detta Legge Zampa e nell’ambito dell’iniziativa Tutori in Rete finanziata da Never Alone, tanti cittadini divenuti tutori legali, si sono riuniti per discutere sulla strada percorsa e sull’immediato futuro per unire le forze, in un’ottica di aiutarsi reciprocamente, affrontando e cercando soluzioni alle criticità e soprattutto diffondere e armonizzare le buone pratiche attive in alcune Regioni.

La linea indicata si sviluppa sulla necessità di costituire una rete a livello europeo, per rafforzare e diffondere la figura del tutore volontario dei minori migranti. Iniziativa pregevole rivolta a far incontrare e conoscere tra loro tante persone arrivate da tutta Italia, svoltasi in un’atmosfera dinamica e armonizzata grazie alla precisa organizzazione e gestione da parte di Associazioni già operative da tempo in alcune regioni, come Accogli Rete di Siracusa e l’Associazione Tutori Volontari della Toscana. Nei diversi momenti di lavoro dei gruppi, divisi secondo tematiche da condividere successivamente nella plenaria, l’intento è stato sempre quello di far emergere i punti chiave su cambiamenti di medio/lungo periodo e su strumenti, proposte e iniziative.

Dalla Sicilia alla Lombardia, un unico convoglio con tanta motivazione e desiderio di apprendere e mettere a disposizione le proprie conoscenze, attraverso questi anni di esperienza nel ruolo di tutore volontario, per rafforzare il concetto di sostegno e solidarietà verso chi è più fragile e proseguire insieme unendo le forze, proprio perché le diversità arricchiscano e le distanze diminuiscano.

I tutori legali volontari si occupano e preoccupano di quelle ragazze e quei ragazzi con un elemento fondamentale che li rende simili, la solitudine, cercando di supportare questi minori ad orientarsi nella propria nuova vita e costruire qualcosa per il loro futuro. Durante la plenaria sono state palesate tante sensazioni, ciascuna tutrice e tutore ha potuto dar voce alle proprie emozioni, raccontando momenti di storie vissute, difficili e, a volte drammatici, ma la spinta comune è stata quella di guardare al futuro, mantenendosi per mano, perché solo rafforzando il ruolo di tutori, si potrà supportare meglio e costruttivamente i ragazzi che per motivi diversi, intraprendono viaggi dietro promesse ingannevoli, diretti dove possano trovare condizioni di vita migliore rispetto alla realtà che hanno lasciato e da dove spesso scappano.

Durante l’assemblea sono stati raccolti i pensieri dei numerosi partecipanti che hanno voluto esprimere le loro sensazioni.

Viviana: osservatrice di Never Alone, soggetto finanziatore dell’iniziativa, si dichiara soddisfatta e contenta per la prospettiva concreta di unire le forze.

Paolo dice di essere felice di constatare che finalmente le tutrici e i tutori sono davvero “IN RETE” con l’intenzione di crescere ancora.

Laura, Giulia, Cristina e Marco dell’Associazione Tutori Volontari Msna della Toscana considerano questi due giorni una preziosa esperienza, di arricchimento per l’intenso lavoro condiviso. Un’occasione fondante per volgere lo sguardo verso un soggetto di rappresentatività nazionale dei tutori di tutta Italia e rafforzare ruolo e riconoscimento. Raccogiere l’adesione di tantissimi tutori da tutta Italia è stato il primo obiettivo realizzato, metterli in rete e in relazione tra loro, in un’atmosfera collaborante, propositiva e conviviale. I risultati raggiunti in questa due giorni, lo dimostrano.

Clarisse della costituenda associazione del Lazio, nonché responsabile politiche di integrazione della diaspora Ivoriana pensa che sia una bellissima esperienza, ricca di contenuti ed elementi da sviluppare attraverso la cooperazione di tutti i soggetti che intervengono nel percorso delle tutele dei Msna e considera fondamentale e necessario coinvolgere le Ambasciate.

Renata del gruppo informale di Catania descrive l’incontro come un momento illuminato dalle speranze di poter intervenire in maniera più incisiva e propositiva per i ragazzi non accompagnati che arrivano nel nostro Paese, che opportunamente supportati potranno costituire una risorsa importante.

Rossella di “Insieme nel viaggio” di Milano considera la diversità una ricchezza e crede che attraverso la conoscenza reciproca, raccontando le proprie realtà regionali si potrà rafforzare il sistema nazionale, iniziando proprio da questa plenaria.

Carlo di Torino della APS (azienda di promozione sociale) Tutrici e tutori Msna Piemonte e Valle d’Aosta, a nome di tutti gli associati afferma di essere soddisfatto di contribuire con le loro esperienze positive a diffondere le buone pratiche.

Ilaria, Margherita e Renata di Associazione Tutori Volontari Friuli Venezia Giulia ritengono che questo incontro ha restituito una prospettiva territoriale alquanto complessa e difficile rispetto alla realtà e si sentono arricchite dalla diversità e differenze territoriali.

Paola e Paola associazione Tutori nel Tempo dell’Emilia Romagna diceono di sentirsi entusiaste del lavoro svolto, del percorso avviato e della conoscenza con tante persone di tutta Italia e anche se stanche si sentono arricchite!

Pasquale e Mattia dell’associazione della Sardegna di recente costituzione, sono convinti di aver acquisito tanti elementi emersi dagli argomenti legati all’accoglienza e anche loro sono molto entusiasti per aver conosciuto tante belle persone.

Alessandra, Antonio e Dolores dell’associazione della Basilicata racconteranno ai colleghi della loro Regione le conoscenze acquisite in questa interessante assemblea. Sentirsi parte di una comunità che ha come obiettivo la condivisione, consente di esprimere le proprie specificità, valorizzando l’apporto di ognuno.

ll mondo dell’accoglienza è vasto e complicato e quello relativo ai minori lo è ancora di più perché appunto sono inconsapevoli e data la loro età, incapaci di gestirsi in un Paese straniero da soli. I fattori che caratterizzano la fragilità di questi ragazzi sono la minore età, essere stranieri e soprattutto essere soli.

Un ringraziamento particolare allo staff dell’organizzazione: Mariagiovanna, Natalia, Agata, Marco, Rebecca e grazie a “Il Sorcio Rosso – Spazio di mutuo-soccorso di Catania per aver preparato i materiali per l’Assemblea!”

Sandra Abbondandolo, Tutrice minori stranieri non accompagnati Roma – Lazio

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