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Il mistero (risolto) dei ghiacciai francesi che si tingono di rosso

Il fenomeno è stato documentato in diverse parti del mondo, compreso il nostro paese. Ghiacciai che improvvisamente assumono una colorazione rossastra. I francesi hanno studiato il fenomeno: vediamo cosa hanno scoperto.

Nevi e ghiacciai che, improvvisamente e senza apparente motivo, assumono una colorazione rossastra, come se fossero stati contaminati da qualche sostanza chimica. In realtà si tratta di un fenomeno indotto dalla proliferazione di alcune varietà di microalghe di montagna, che sulle Alpi francesi sono state oggetto di studio da parte degli scienziati dell’Université Grenoble Alpes. Una ricerca, pubblicata su “Frontiers in Plant Science” che tra le altre cose intende verificare se la crescita eccessiva delle alghe possa essere dovuta ai cambiamenti climatici, come accade nel caso delle alghe degli oceani.

L’equipe di ricercatori ha constatato come sulle Alpi francesi negli ultimi anni siano notevolmente proliferate le fioriture algali. E proprio una varietà di queste sarebbe la responsabile delle sfumature rosse che si formano sui ghiacciai, in particolare nel periodo a cavallo tra la primavera e l’estate, quando le nevi iniziano a sciogliersi. Il fatto che il fenomeno sia dovuto alla massiccia presenza di alghe potrebbe apparire rassicurante, ma in realtà, come vedremo di seguito, non è così.

Il problema dell’eccessiva presenza di alghe

Le alghe sono un elemento fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi del pianeta, in quanto a livello globale producono circa il 50% dell’ossigeno mondiale. Ma quando la loro presenza diventa eccessiva, si trasformano in una minaccia. Possono rilasciare tossine capaci di inquinare l’acqua potabile, danneggiare gli ecosistemi e provocare malattie negli animali e persino nell’uomo.

La ricerca condotta degli scienziati dell’Université Grenoble Alpes ha investigato le cause della eccessiva crescita delle alghe, che ad oggi non sono del tutto chiare. Hanno preso in esame cinque diverse zone delle Alpi francesi, con altitudini comprese tra i mille ed i tremila metri, e vi hanno raccolto 158 campioni di terreno, in seguito analizzati per stabilire quali tipi di alghe proliferano a determinate altitudini. Le microalghe responsabili della colorazione rossastra appartengono al genere “Sanguina“, presente ad altitudini di 2000 metri sul livello del mare. La colorazione rossa probabilmente rappresenta una protezione dai raggi ultravioletti, la cui irradiazione ad alta quota è elevata. Ad altitudini inferiori ai 1500 metri sono state trovati altri tipi di alghe, come le “Desmococcus” e le “Symbiochloris“.

Il gruppo di ricerca è riuscito a mappare quali varietà di alghe sono presenti alle varie altitudini delle Alpi, raccogliendo i dati in un database chiamato AlpAlga. Si tratta di dati che saranno utili per conoscere il ciclo delle alghe e come la loro fioritura possa incidere sui ghiacciai e sullo scioglimento della neve. L’equipe ha intenzione di continuare il lavoro di ricerca monitorando le fioriture nel corso delle stagioni, per capire come l’ecosistema alpino possa cambiare a causa dei cambiamenti climatici. Resta inoltre da capire come possano le alghe resistere a temperature tanto estreme e all’esposizione alla luce del sole. Infine, si cerca una risposta definitiva al sospetto che i cambiamenti climatici favoriscano le fioriture.

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