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Francia, soldi agli influencer per screditare Pfizer-BioNTech

Una sedicente società londinese avrebbe offerto cospicue somme di denaro a blogger e youtuber d’Oltralpe per gettare fango sul vaccino di Pfizer-BioNTech. Il sospetto dell’intelligence francese è che dietro all’operazione possa esserci una regia russa.

Una vera e propria pioggia di denaro destinata a youtubers e influencer di piattaforme come Instagram e Tik Tok, per parlare male del vaccino di Pfizer-BioNTech ai cittadini francesi. E’ quanto è emerso in Francia, a seguito delle segnalazioni effettuate da diversi influencer che hanno reso noto di avere ricevuto tali proposte. Tra questi spicca il nome di Léo Grasset, autore del canale Youtube DirtyBiology, un divulgatore scientifico molto noto in Francia, dove è seguito da oltre un milione e centomila utenti. Grasset su Twitter ha spiegato, mostrando alcune schermate riprese dalla sua posta elettronica, di avere ricevuto la proposta di realizzare un video dove scredita Pfizer-BioNTech in cambio di una cospicua somma di denaro. Stando a quanto riferito dallo youtuber l’azienda committente, che intendeva restare anonima, gli avrebbe chiesto di presentare i concetti espressi nel video come se fossero sue opinioni, senza esplicitare che si sarebbe trattato di una collaborazione pubblicitaria.

Un’altra testimonianza simile arriva dal gestore del profilo Instagram @ecsdmed, un giovane medico che raccoglie nel suo account oltre 87mila utenti e che spesso affronta questioni mediche, vaccini compresi. A lui la controversa società avrebbe offerto 2mila euro per ogni storia capace di seminare diffidenza verso il vaccino Pfizer-BioNTech. Ma a ricevere questo genere di proposte non sono stati solo canali e influencer dedicati all’ambito medico. Tra gli utenti ai quali è stato proposto di prendere parte a questa operazione figura anche un comico attivo su Youtube, che gestisce un canale seguito da oltre 400mila persone, e altri utenti, compresi alcuni seguiti da un numero molto inferiore di utenti.

Chi si nasconde dietro a questa “operazione”?

A contattare gli influencer mediante posta elettronica per avanzare le proposte in oggetto sarebbe stata una sedicente agenzia di comunicazione con sede a Londra, che si è presentata con il nome di Fazze. Ma approfondimenti hanno accertato che nel Regno Unito non esiste alcuna società registrata con tale denominazione. I profili LinkedIn dei presunti impiegati dell’azienda – cancellati prontamente quando è emerso il caso – riportavano che questi avrebbero frequentato istituti scolastici in Russia. Questo e altri elementi avrebbero portato l’intelligence francese ad ipotizzare una regia russa, ma attualmente si resta nel campo delle ipotesi. Fino a questo momento non sono emersi infatti elementi sufficienti per stabilire con certezza chi abbia organizzato una simile operazione.

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