Energie Rinnovabili

Eolico offshore: la didattica per ispirare gli studenti alla transizione energetica e l’impegno di Renexia per la nascita di una filiera italiana di settore

Aprire la strada alle nuove generazioni per ispirarle a mettersi in gioco e perseguire una carriera nelle discipline legate alla transizione energetica. L’organizzazione non-profit belga OffshoreWind4Kids ha ideato il progetto che si pone l’obiettivo di educare i più giovani nei campi dell’ingegneria, della tecnologia e delle energie rinnovabili, in particolare stimolando l’interesse verso l’eolico offshore.

La transizione energetica in corso ha bisogno dei migliori talenti per trainare l’innovazione verso un futuro a zero emissioni. OffshoreWind4Kids, attiva in più di 20 Paesi, aiuta insegnanti ed educatori a dare vita a curricula scientifici ricorrendo a divertenti e interattive dimostrazioni, workshop, didattica sulle energie rinnovabili. Il programma educativo è guidato da William Beuckelaers, ingegnere civile e geotecnico che ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Oxford, specializzandosi in turbine eoliche offshore. Nelle dimostrazioni pubbliche, i bambini sono chiamati a prendere parte ad attività pratiche che includono la costruzione e il test della propria turbina eolica galleggiante, fino allo smantellamento.

L’obiettivo di ogni dimostrazione è quello di introdurre il funzionamento delle turbine, apprendere il lavoro di squadra, la risoluzione dei problemi e come essere creativi e innovativi, apprendendo i concetti fondamentali dell’eolico offshore attraverso il diverimento. Le idee chiave esplorate in ogni sessione riguardano le modalità con le quali il vento può essere indirizzato agli scopi: gli studenti saranno così in grado di lavorare su competenze specifiche quali osservazione, previsione, progettazione e analisi di tutte le fasi del processo di costruzione. Fino al vero e proprio test sul campo, studiando come l’energia cinetica del vento viene catturata e quindi immagazzinata. Si tratta di occasioni in cui gli studenti hanno soprattutto l’opportunità di imparare come il sole e il vento possono essere trasformati in energia pulita e rinnovabile, stimolandone la curiosità in un clima di gioco.

La didattica per ispirare i professionisti green di domani

È stata la Sardegna a fare da cornice, nel giugno scorso, al primo workshop italiano di OffshoreWind4Kids. Sono stati 60 gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Maria Lai” di Quartu Sant’Elena, nella città metropolitana di Cagliari, a partecipare alle attività organizzate sulla spiaggia del Poetto. I ragazzi hanno avuto la possibilità di osservare da vicino il funzionamento di una turbina eolica con strumenti di misurazione integrati, costruendo un prototipo reale e funzionante.

Possiamo davvero costruire un domani sostenibile solo se sensibilizziamo le nuove generazioni verso le energie rinnovabili e, in molti modi, abbiamo tutti la responsabilità di contribuire a garantire che ciò accada. I bambini e gli studenti di tutte le età devono essere ispirati ad ampliare le loro conoscenze sulla transizione energetica. Si chiama “RiGenerazione Scuola” la strategia avviata dal Ministero dell’Istruzione italiano per promuovere la transizione ecologica e culturale delle e nelle scuole, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 e le risorse del PNRR. Per la sua attuazione è stata costituita una rete nazionale di soggetti sia pubblici che privati, denominata “Green Community”, con il compito di progettare e condividere esperienze, progetti e materiali rivolti alle scuole.

Nella fase di elaborazione del Piano dell’offerta formativa per il triennio 2022-2025 le scuole potranno inserire nel curriculum di istituto, le attività relative ai temi della transizione ecologica e culturale collegandole ai quattro pilastri (Rigenerazione dei saperi; Rigenerazione dei comportamenti; Rigenerazione delle infrastrutture; Rigenerazione delle opportunità). Invitando l’industria delle rinnovabili nelle scuole, si colmerebbe il divario tra istruzione, educazione civica, ambientale e sostenibile, affinché gli studenti siano pronti per una carriera in tale settore tramite percorsi formativi che uniscano teoria e pratica.

In piena crisi climatica, occorre rafforzare ancora di più il sostegno alle rinnovabili, in particolare alle energie prodotte dal sole e dal vento, superando definitivamente i combustibili fossili. Ecco perché si deve puntare al fotovoltaico sulle coperture degli edifici e agrivoltaico, per evitare ulteriore spreco di suolo, e allo sviluppo dell’eolico offshore lontano dalla costa con particolare tutela delle esigenze paesaggistiche e della biodiversità. Sostenibilità significa infatti creare valore condiviso. L’ascolto dei territori, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, la tutela dei delicati habitat e della biodiversità che li popola vanno nella direzione di una giusta transizione energetica che punta al rispetto delle comunità locali e degli ecosistemi terrestri e marini creando nuova occupazione green.

Renexia e l’impegno per una filiera italiana dell’eolico offshore

Di questi temi si è parlato il 28 luglio scorso a Taranto al convegno “Agricoltura e rinnovabili insieme per la transizione ecologica della Puglia. Le best practice amiche del paesaggio e del mare”, promosso da Fondazione UniVerdeSocietà Geografica ItalianaColdiretti Puglia con la main partnership del player internazionale Renexia.

La transizione EcoDigital è una priorità assoluta per affrontare la crisi climatica: dobbiamo abbandonare tecnologie obsolete, inquinanti e, al contrario, promuovere una crescita compatibile con l’ambiente e favorire la democrazia energetica sui territori. Obiettivi che devono essere perseguiti con una visione sistemica, sfruttando appieno le potenzialità delle rinnovabili e sostenendo la diffusione attenta e sostenibile dell’eolico offshore – che offre l’opportunità di creare zone protette in prossimità degli impianti a mare, per il ripopolamento e il recupero degli habitat – e dell’agrivoltaico per imprese agricole che sappiano guardare avanti favorendo una sana transizione energetica ed ecologica nel rispetto delle tradizioni e del paesaggio.

Nell’ambito del convegno, che si è svolto presso lo Jonian Dolphin Conservation, Renexia ha presentato le proprie best practice, basate su un rigoroso approccio scientifico, sulla spinta verso l’innovazione e sull’attenzione nei confronti dei territori interessati ai propri progetti. Dallo sviluppo dei primi impianti in Italia e all’estero, oltre 12 anni fa, l’intento del player è sempre stato quello di coniugare lo sviluppo con la sostenibilità. È pioniere della transizione energetica in Puglia grazie a Beleolico, il primo parco eolico marino dell’intero Mediterraneo. Così come l’eolico offshore si sta impegnando a rispettare gli ecosistemi marini, il fotovoltaico può collaborare con le imprese agricole anche per una multifunzionalità sostenibile.

Una delle best practice presentate al convegno è stato il lavoro svolto da Renexia, insieme allo Jonian Dolphin Conservation, per il rispetto dei cetacei proprio nella realizzazione di Beleolico, a Taranto. Con Med Wind, il più importante progetto di impianto eolico galleggiante del Paese a largo della Sicilia, Renexia ha già concluso vaste campagne oceanografiche, per quello che sarà il primo parco eolico offshore flottante del Mediterraneo di grandi dimensioni, e sta agendo con l’intento di promuovere la nascita di una filiera italiana per l’eolico offshore.

Foto di Shaun Dakin su Unsplash

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