Crescono i punti di ricarica auto in Italia. Ma attenzione alla provenienza dell’energia.
Il settore della mobilità elettrica in Italia è in fermento, in particolare quello delle auto. Il Decreto di riferimento 4 del D.Lgs 257/2016, obbliga dopo il 10 marzo 2021 a creare postazioni di ricarica per auto elettriche per edifici superiori alle 10 unità abitative ed edifici non residenziali di nuova costruzione con una superficie superiore a 500m quadri. La Legge 11 settembre 2020, n. 120 invece disciplina le modalità di creazione di punti di ricarica in luoghi pubblici, quali ad esempio i distributori di benzina, rendendoli di fatto obbligatori. Ma è nelle nostre città che si nota dal crescente numero di colonnine elettriche. Numerose iniziative di collaborazione e contrattuali sono in corso per avviare la rivoluzione ‘Green’ nelle strade.
Per esempio Eni, attraverso la sua controllata Eni gas e luce, ha siglato l’acquisizione di Be Power, diventando proprietaria di fatto della controllata Be Charge, il secondo operatore italiano per numero di colonnine montate (5 mila circa ad oggi). Il piano di acquisizione rientra nella rivoluzione verde, obbligata, che Eni sta portando avanti e con la quale intende allinearsi ad altri operatori già avanti nel settore.
In questo contesto Enel X ha appena stipulato l’accordo con Telepass. Con questa collaborazione si punta a facilitare la ricarica delle auto elettriche in Italia, integrando il sistema di pagamento Telepass Pay nella filiera delle ricariche auto.
Anche le società che gestiscono le autostrade italiane non rimangono a guardare: Autostrada dei Parchi SPA insieme a Renexia, che si occupa dello sviluppo, della progettazione, della costruzione e della gestione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, sta portando avanti l’installazione di punti di ricarica lungo la A24 che collega Roma a L’Aquila. Numerose colonnine saranno installate nei punti di rifornimento. Inizialmente la potenza sarà di 50 kW totalmente proveniente da energia rinnovabile, con un occhio di riguardo quindi per la provenienza dell’energia erogata dalle colonnine.