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Roma, la Capitale della street art sostenibile

Con l’Agenda 2030, le Nazioni Unite pongono una particolare attenzione anche alle città, sottolineando il loro importante ruolo di punto di partenza per il cambiamento e il progresso della condizione umana e in particolare sulla qualità della vita.

Alla luce di questi due macro-obiettivi è facile ricondurre il pensiero della sostenibilità urbana alle periferie che tradizionalmente sono considerate le zone più complesse di una città: la rigenerazione assume così un ruolo fondamentale e con i suoi strumenti punta a riconoscere pari opportunità a tutti gli spazi di una città.

L’aspetto artistico si è dimostrato un ottimo strumento di promozione delle periferie attraverso la street art. Oltre alla bellezza di questi lavori, il valore aggiunto dell’arte è stato quello di riuscire a sensibilizzare sui 17 Goals proposti dall’Onu. Un esempio di progetto che affonda le sue radici in questi importanti principi è lo Street art for rights che a Roma e nel Lazio racconta dal 2017 i diritti umani, la solidarietà e i temi dell’Agenda 2030, rivalutando con le immagini e il linguaggio di strada le zone periferiche anche della nostra Capitale.

L’ecologia e l’ambiente sono presenti in questi lavori artistici. Un’opera che propone input importanti è sicuramente quella di Oniro a Cassino chiamata Coltivazione del sé: una pittura murale raffigura una grande pianta verde e robusta, in primo piano, e alle sue spalle un mezzo busto umano. La scelta non è sicuramente un caso essendo un chiaro richiamo alla necessità di prendersi cura del mondo naturale e dell’ambiente come parte del nostro stesso organismo. Anche gli artisti Salvatore Sart e Luca Van Hoek hanno dato il loro contributo nella promozione di temi legati alla sostenibilità ambientale grazie alla loro opera Sart, realizzata nel sottopasso della stazione metro San Paolo a Roma, che vuole porre l’attenzione sull’obiettivo dell’Agenda 2030 nel disporre di energia pulita e accessibile.

L’arte, tra tutte le sue capacità, non ha solo quella di sensibilizzare il pubblico su temi importanti ma molto spesso si fa protagonista nell’affrontare e trovare soluzioni a criticità che coinvolgono il nostro Pianeta da vicino. Yurban2030, un’associazione no profit con a cuore le tematiche ambientali, è stata la committente di una delle prime opere murali Einvarmentfriendly. L’opera sorge nel quartiere Ostiense di Roma, in una delle zone più trafficate della città e grazie alla sua pittura Airlite combatte l’inquinamento.

A contatto con la luce, sia naturale sia artificiale, la particolarità di questa vernice è quella di trasformare gli agenti inquinanti (come ossidi di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio) in molecole di sale. Gli esperti hanno paragonato la sua azione a quella caratteristica della fotosintesi clorofilliana e per questo motivo è nato lo slogan Air is Art come via maestra di molti artisti che hanno scelto di impiegare questa speciale pittura nei loro lavori.

Questi progetti sono un chiaro segno del progresso che l’uomo sta percorrendo per comprendere e far comprendere il valore della sostenibilità ambientale nella realtà di tutti i giorni.

Immagine di copertina: Sfondo foto creata da mario_luengo – it.freepik.com

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