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Caldo record, la Death Valley (California) supera i 54 gradi

La temperatura record è stata registrata nella Death Valley, una famosa area desertica e Parco Nazionale della California che confina con il Nevada.

La Valle della Morte (in inglese Death Valley) è un’area desertica degli Usa che dà il nome all’omonimo Parco Nazionale, il “Death Valley National Park”, situato nello Stato della California ed in piccola parte in Nevada. Il curioso nome della zona è dovuto alle condizioni climatiche e ambientali del territorio, inospitale per numerose specie animali e vegetali. Qui le temperature elevate nel periodo estivo sono una costante, ma gli oltre 54 gradi registrati quest’anno, per il secondo anno consecutivo, rappresentano una temperatura più elevata del normale.

Nella zona nelle ultime settimane si è abbattuta un’ondata di caldo record, con temperature che secondo i dati del National Weather Service hanno raggiunto i 54,4 gradi in almeno in due occasioni nel corso dell’ultima settimana. Temperature tra le più alte rilevate nel mondo. Se non si sono registrate vittime, come accaduto in Canada ed in altre città della West Coast americana, è solo perché la Death Valley è quasi disabitata, pur essendo frequentata da escursionisti e ricercatori affascinati da questo luogo estremo.

Da quando le temperature della Valle della Morte sono monitorate, nel corso del secolo scorso solo in due occasioni sono state raggiunte temperature simili, nelle estati del 1913 e nel 1931. I casi in questione all’epoca vennero considerati eventi eccezionali e molto rari. Quest’anno invece è il secondo anno consecutivo che viene superata quota 54 gradi, e gli esperti ipotizzano che la temperatura potrà essere raggiunta nuovamente nelle settimane a venire.

Per completezza di informazione è giusto evidenziare che le temperature record di oltre 54 gradi registrate dal National Weather Service devono essere ancora sottoposte a validazione, ma i dati forniti sono attendibili, e si tratterebbe di un qualcosa di simile ad una formalità. Se saranno validati, potranno confermare quella che appare come una tendenza allarmante di aumento delle temperature massime, dovute ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale provocato dalle attività umane.

I valori rilevati in questi giorni, così come quelli registrati la scorsa estate, devono ancora essere confermati. Se venissero validati potrebbero indicare una tendenza allarmante, frutto del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo.

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