I fenomeni meteorologici estremi che stanno mettendo in ginocchio la Germania, ed in tono minore Belgio e Olanda, sono dovuti agli effetti dei cambiamenti climatici. Ad affermarlo è Antonio Navarra, climatologo dell’Università di Bologna e presidente della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime provocate dalle alluvioni e dalle inondazioni che hanno duramente colpito la Germania occidentale nella giornata di ieri. Attualmente sono almeno 93 i decessi confermati, mentre il numero dei dispersi si attesta sulle 1.300 unità, una cifra spaventosa che, secondo le autorità, potrebbe comprendere centinaia di persone non necessariamente coinvolte nel disastro, ma che risultano comunque irreperibili a causa della interruzione delle linee telefoniche, comprese quelle dei telefoni cellulari. Inoltre molte zone colpite sono ancora senza elettricità. A preoccupare particolarmente il governo tedesco sono le sorti dei residenti del cantone di Bad Neuenahr-Ahrweiler, nella Renania Palatinato, duramente colpito.
Il punto della situazione
Questa mattina hanno avuto inizio le operazioni di ricerca dei dispersi, con circa 15mila tra militari e soccorritori impegnati nella regione tedesca più duramente colpita, la Renania–Palatinato. Gli elicotteri dell’esercito sono impegnati nella ricerca e nel salvataggio dei cittadini che per sfuggire alla furia delle acque sono saliti sui tetti delle case. Più lieve il bilancio delle vittime in Belgio, che attualmente si attesta sulle 15 unità. In Vallonia decine di migliaia di cittadini sono senza elettricità. A Verviers le autorità nella giornata di ieri hanno imposto il coprifuoco come misura d’emergenza per prevenire saccheggi. Situazione difficile anche nel sud dei Paesi Bassi, dove il governo ha mobilitato l’esercito e ha provveduto ad evacuare diecimila residenti a Maastricht e diverse migliaia in altre località del sud, dove si teme un’esondazione del fiume Mosa. Secondo le autorità olandesi quello che si è verificato sarebbe “il peggior maltempo degli ultimi 300 anni”. Piogge torrenziali hanno interessato anche il Lussemburgo, dove un numero finora imprecisato di abitazioni sono state inondate e risultano inagibili.
Il climatologo Antonio Navarra: “eventi provocati dal riscaldamento globale”
“Un ciclone ha stazionato nella zona di confine tra Germania, Francia e Belgio, dove ha scaricato tutta la sua forza. Ora si sta dirigendo verso l’Adriatico” ha spiegato il prof. Antonio Navarra, climatologo presso l’Università di Bologna e presidente della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, intervistato da Repubblica. L’esperto ritiene “molto probabile” che gli eventi estremi che hanno interessato il nord Europa siano dovuti all’emergenza climatica in atto, ma ha precisato che “per essere scientificamente corretti non possiamo parlare di certezza“. Secondo Navarra dimostrare scientificamente il legame tra i cambiamenti climatici e singoli eventi meteo estremi risulta molto difficile, poiché si tratta di fenomeni che hanno scale temporali completamente diverse. “Qualche collega sta provando a dimostrate il collegamento tra global warming e singoli eventi meteo estremi, ma non si può che parlarne in termini statistici“.
Il professore ha confermato che i fenomeni meteorologici estremi sono in aumento, e che “c’è una chiara connessione tra l’aumento della concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera e la frequenza e l’intensità di alluvioni, ondate di calore e periodi di siccità“. Navarra ha spiegato che si sta verificando un progressivo spostamento delle precipitazioni, dalla zona mediterranea verso il nord Europa, e che nel giro di qualche anno alle nostre latitudini ci saranno sempre meno piogge, che si riverseranno proprio nell’area colpita dalle alluvioni di ieri.
“Le nostre proiezioni danno per l’area mediterranea un calo delle precipitazioni compreso tra il 15 e il 20%” ha spiegato Navarra. La situazione che si verrebbe a creare con uno scenario di questo tipo appare evidente. Dovremo fare i conti con un considerevole aumento della siccità, che già sta mettendo in difficoltà diverse zone del nostro paese, mentre il nord Europa si troverà a fare i conti con precipitazioni molto più abbondanti e tutto quello che queste comportano, come accaduto nella giornata di ieri.