Gli alluvioni e le inondazioni che nei giorni scorsi hanno sconvolto Germania e Belgio nei prossimi decenni potrebbero diventare fino a 14 volte più frequenti.
Gli intensi e incessanti fenomeni temporaleschi che la scorsa settimana hanno messo in ginocchio la Germania, dando luogo ad alluvioni e inondazioni che hanno provocato numerose vittime ed ingentissimi danni, nei prossimi decenni potrebbero diventare molto più frequenti, tanto in Europa quanto a livello globale, a causa dei cambiamenti climatici. E’ la previsione avanzata da un gruppo di ricercatori britannici, che hanno portato avanti un lavoro di ricerca sulle tempeste come quelle che hanno interessato la Germania. Il problema sarebbe destinato ad aggravarsi sempre di più, di pari passo con il riscaldamento globale, ed entro la fine del secolo questo tipo di fenomeni potrebbero verificarsi fino a 14 volte più spesso di quanto avviene oggi.
Alla base di questi fenomeni secondo i ricercatori ci sarebbe il riscaldamento dell’Artico. La dr.ssa Lizzie Kendon, responsabile scientifico e membro del Met Office Science, illustrando i risultati dello studio informa che oltre ad intensificare le precipitazioni, il riscaldamento globale porterà ad un consistente aumento delle cosiddette “tempeste lente”, come quelle che si sono abbattute su Germania e Belgio nei giorni scorsi.
I termini “tempesta lenta” o “pioggia lenta” sono utilizzati per indicare perturbazioni che anziché attraversare in modo relativamente veloce un territorio, spostandosi verso altre direzioni e riversando la quantità d’acqua in un’area più vasta, si muovono lentamente, concentrando in questo modo le abbondanti precipitazioni in una zona più ristretta, provocando in questo modo inondazioni e alluvioni.
Gli scienziati hanno inoltre sottolineato come i gas serra, aumentando le temperature dell’aria, fanno in modo che l’atmosfera trattenga maggiore umidità, aumentando in questo modo la consistenza delle precipitazioni, come abbiamo avuto modo di constatare nei fatti negli ultimi anni. Secondo la ricerca inoltre, in futuro potremmo trovarci alle prese con tempeste che si spostano ancora più lentamente di quelle che hanno interessato recentemente la Germania ed il Belgio, e dunque si potranno verificare temporali e inondazioni ancora più poderose. “Le simulazioni indicano che può accadere anche di peggio” ha dichiarato il primo firmatario della pubblicazione scientifica, Abdullah Kahraman, che evidenzia la necessità che le persone modifichino i propri comportamenti in modo da ridurre il livello delle emissioni di carbonio.
Lo studio, intitolato “Quasi-Stationary Intense Rainstorms Spread Across Europe Under Climate Change” e pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, è consultabile QUI