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Par Condicio, Capitanio (Agcom) “La legge va aggiornata”
MILANO (ITALPRESS) – “Ci sono due norme che regolano la par condicio: le leggi 515 del 1993 e 28 del 2000. Se consideriamo che Facebook è nato nel 2004, è diventato operativo nel 2005 e la nostra legge sulla par condicio è del 2000, capiamo che il problema non è tanto di rappresentanza ma di aggiornamento. In questo, nelle facoltà che ha Agcom, abbiamo mandato e condiviso una segnalazione al governo sottolineando che una par condicio che non affronta ancora bene il tema dei social va aggiornata”. Lo ha detto Massimiliano Capitanio, commissario dell’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
Per quanto riguarda la campagna elettorale “il fatto che l’istituzione, quindi il governo, abbia la facoltà ma anche il dovere e il diritto di comunicare con i cittadini per quanto concerne l’attività di governo è sancito dalla legge 515 del 1993. Chi svolge attività istituzionale – ha aggiunto – ha il diritto di parlare. È ovvio che se il leader del partito si esprime per il partito e non per il governo quel conteggio va fatto”. Per Capitanio la polemica è comunque “servita per riportare” all’attenzione “la necessità di aggiornare la legge”.
Per quanto riguarda la campagna elettorale “il fatto che l’istituzione, quindi il governo, abbia la facoltà ma anche il dovere e il diritto di comunicare con i cittadini per quanto concerne l’attività di governo è sancito dalla legge 515 del 1993. Chi svolge attività istituzionale – ha aggiunto – ha il diritto di parlare. È ovvio che se il leader del partito si esprime per il partito e non per il governo quel conteggio va fatto”. Per Capitanio la polemica è comunque “servita per riportare” all’attenzione “la necessità di aggiornare la legge”.
sat/gsl