AmbienteBlog

Il Mediterraneo è a rischio. Lo confermano le ricerche della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli

Le informazioni raccolte dai ricercatori e dai tecnici della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, per lo studio di impatto ambientale relativo alla costruzione di un impianto di generatori eolici al largo della Sicilia, richiederanno anni per un’analisi completa. Quello che risulta è che molte delle specie rinvenute non sono mai state osservate prima nel Mediterraneo e alcune di queste potrebbero rivelarsi specie nuove. In alcuni tratti purtroppo sono molto evidenti i segni lasciati, nel corso degli anni, dalle attività di pesca che hanno aperto delle profonde ferite sul fondale distruggendo e spazzando via moltissimi coralli che avevano impiegato migliaia di anni per crescere.

I dati dello studio saranno divulgati mercoledì 9 febbraio, ore 15:30, in diretta streaming dal DaDoM – Museo Darwin Dohrn di Napoli, l’evento phygital “Mediterraneo, il mare delle meraviglie. Rinnovabili e pesca sostenibili: la ricerca scientifica per la tutela del Mare Nostrum” promosso dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e dalla Fondazione UniVerde con la Main Partnership di Renexia.

Le attività hanno visto impegnati i ricercatori e i tecnici della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli insieme ai colleghi delle Università di Messina, Palermo, Genova e del CNR di Capo Granitola, con il coordinamento scientifico del prof. Silvio Greco  in una campagna di ricerca che è iniziata nel mese di settembre e si è conclusa il 19 novembre scorso. Si tratta di un ampio tratto di mare, quello osservato, che si estende a ovest dell’isola di Marettimo, a partire da una distanza di circa 15 miglia, e arriva fino a oltre le 50 miglia quasi al confine con le acque tunisine. L’area misura una superficie di circa 2.000 chilometri quadrati con profondità comprese tra i 150 e 1200 metri.

Sono previsti gli interventi introduttivi: Roberto Danovaro (Presidente Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli), Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde), Matteo Lorito (Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), Salvatore Cuzzocrea (Rettore dell’Università degli Studi di Messina), Riccardo Toto (Direttore Generale Renexia).

A seguire, la presentazione del video realizzato dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn” a cura di: Silvio Greco (Dirigente di Ricerca, Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli e Responsabile scientifico del progetto MEDWIND) e gli interventi di: Maria Carmela Giarratano (Capo DiPeNT, Ministero della Transizione Ecologica), Francesco Saverio Abate (Capo DiQPAI, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Nunziacarla Spanò (Professore ordinario e Delegata alle iniziative scientifiche a tutela dell’ambiente e del patrimonio marino, Università degli Studi di Messina), Gianluca Sarà (Professore ordinario, Università degli Studi di Palermo), C.F. Tiziano Angelini (Capo 3° Sezione GEOMETOC – Mine WARFARE, Ufficio Direzione Forze e Sicurezza Marittima, Marina Militare). Modera: Francesco Piccinini (Giornalista).

Circa gli esiti delle indagini, i cui dati verranno approfonditi all’evento, il tratto di mare esplorato a bordo della Nave Mainport Geo ha mostrato agli scienziati ambienti unici per l’abbondanza e la ricchezza di coralli, spugne e pesci, difficilmente osservabile in altri tratti del Mediterraneo: le particolari condizioni oceanografiche dell’area permettono la crescita rigogliosa di magnifiche foreste sottomarine. In particolare, le indagini batimetriche eseguite con un sofisticato ecoscandaglio multifascio, hanno permesso di elaborare una dettagliata mappa tridimensionale del fondo e di pianificare ed eseguire le esplorazioni con un veicolo robotico subacqueo dotato di telecamere ad altissima definizione.

L’evento phygital sarà trasmesso in diretta streaming sulle Pagine Facebook:

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button