Ambiente

Un altro anno di caldo record per gli oceani

Gli oceani hanno toccato temperature record mai registrate per il quarto anno consecutivo, un segno preoccupante della crisi climatica. Lo conferma lo studio Another year of record heat for the oceans, pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Science condotto da un team internazionale di scienziati provenienti da 16 istituti di tutto il mondo. I dati rivelano che i cinque anni più caldi per gli oceani si sono verificati tutti negli ultimi sei anni e che la velocità con cui si stanno riscaldando sta diventando sempre più veloce.

I risultati sono preoccupanti. In termini di energia, la quantità di calore aggiunta agli oceani nel 2022 è equivalente a 100 volte la produzione totale di elettricità globale dello scorso anno, affermano i ricercatori. Dal 1970, oltre il 90% del calore in eccesso del pianeta è confluito negli oceani. Gli scienziati dichiarano che la tendenza al riscaldamento globale a lungo termine è ora così stabile e robusta che i record annuali continuano a essere stabiliti ogni anno. I record, a partire dal 1958, mostrano un inesorabile aumento della temperatura dell’oceano, con un’accelerazione del riscaldamento dopo il 1990.

Gli oceani sono un buon indicatore del reale impatto del cambiamento climatico perché, rispetto alle temperature dell’aria, sono meno influenzati dai cambiamenti stagionali e dai cicli meteorologici quotidiani. Coprendo circa i tre quarti della superficie terrestre, assorbono la stragrande maggioranza del calore mondiale. L’aumento delle temperature significa anche che le acque oceaniche hanno meno ossigeno, il che influisce sulla vita marina, danneggiando le comunità di pescatori e le loro economie. Gli oceani più caldi contribuiscono a potenziare le condizioni meteorologiche estreme, portando a uragani e tifoni più intensi e più umidità nell’aria, che porta piogge e inondazioni più intense. Anche l’acqua più calda si espande, innalzando il livello del mare e mettendo in pericolo le città costiere.

Non sono solo gli oceani che si stanno riscaldando rapidamente. Un’analisi recente di Copernicus ha mostrato che gli ultimi otto anni sono stati quelli più caldi mai registrati, poiché la crescente concentrazione di gas che intrappolano il calore nell’atmosfera spinge le temperature globali verso un pericoloso punto di non ritorno.

Image by Dim Hou from Pixabay 

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