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Plastica negli oceani. 600 milioni di macrorifiuti galleggianti dall’Europa. Italia tra i primi contributori

I fiumi sono i principali conduttori per i rifiuti umani trasferiti dalla terra all’oceano. Un nuovo studio mostra che i paesi europei rilasciano più di 600 milioni di macrorifiuti galleggianti (> 2,5 cm) nell’oceano in un solo anno. Il team dietro questo studio è composto da 22 istituzioni provenienti da 12 paesi diversi e comprende ricercatori italiani del CNR. Il team ha dimostrato che la plastica è il principale materiale per rifiuti osservato nei fiumi di tutta Europa.

Otto rifiuti su dieci sono fatti di plastica, comprese le plastiche monouso come bottiglie, imballaggi (come involucri per alimenti) e sacchetti. Quasi il 40% dei rifiuti galleggianti sono pezzi di plastica (frammenti di oggetti più grandi), il che significa che molti oggetti di plastica iniziano a frammentarsi nei bacini fluviali prima di raggiungere l’oceano. 

La Turchia è il principale contributore (17%) nell’elenco dei paesi inclusi nello studio. Ancora più importante, le economie ad alto reddito condividono il 64% del carico totale annuale di rifiuti, tra cui Italia, Regno Unito, Spagna e Grecia tra i primi cinque contributori.

A seguito della restrizione cinese delle importazioni di plastica nel 2017, la Turchia è emersa come una delle maggiori destinazioni di esportazione al mondo per i rifiuti di plastica europei. Recentemente, le ONG hanno riferito che una parte importante delle esportazioni di rifiuti di plastica del Regno Unito viene scaricata e bruciata in Turchia, piuttosto che riciclata. Le economie ad alto reddito mostrano la più grande produzione pro capite di rifiuti di plastica e l’esportazione è un percorso comune per i loro rifiuti di plastica di bassa qualità.

Gli autori spiegano che questo risultato giunge sulla base di due argomenti. In primo luogo, i 32 paesi europei ed eurasiatici considerati nello studio includono input di rifiuti provenienti da 23.000 di questi piccoli bacini costieri, relativi a piccoli fiumi, torrenti e torrenti intermittenti attivati ​​dalle acque piovane. L’emissione di plastica da bacini inferiori a 100 km2, molti dei quali altamente popolati, non è stata considerata nei modelli precedenti.

Lo studio si basa sul più grande database al mondo sull’immissione di macrorifiuti galleggianti fluviali nell’oceano. Sono stati raccolti più di 700 set di dati di monitoraggio sul campo in 42 fiumi di 11 paesi in tutta Europa, da grandi fiumi (come Danubio, Rodano, Vistola e Douro) a torrenti molto piccoli. I grandi fiumi europei sono altamente regolamentati, interrompendo il loro flusso naturale. 

Ad esempio, il Danubio ha più di 700 dighe e sbarramenti nei suoi principali affluenti, che sopportano il trasporto di macrorifiuti a valle verso la costa. Molto probabilmente grandi quantità di plastica rimangono intrappolate a monte delle dighe, spiaggiate sulle rive dei fiumi o impigliate nella vegetazione, in attesa di essere frammentate prima di continuare il loro viaggio verso l’oceano sotto forma di piccoli pezzi e microplastiche.

Fonte: CNR

Immagine di copertina: Acqua foto creata da jcomp – it.freepik.com

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