Energie Rinnovabili

L’Italia ottiene dalla Commissione europea l’approvazione per sovvenzionare le rinnovabili innovative e il modello Renexia

I parchi eolici offshore galleggianti sono tra i progetti che saranno supportati dal nuovo schema di sussidi italiano. Renexia è pronta ad incrementare la capacità eolica offshore in Italia e negli Stati Uniti.

La Commissione europea ha approvato il piano italiano volto a sostenere la produzione di 4.590 MW di nuova capacità di energia elettrica da fonti rinnovabili. I sussidi sosterranno la costruzione di nuovi impianti basati su tecnologie innovative, tra cui l’energia geotermica, il biogas e la biomassa nonché l’energia eolica offshore galleggiante.

L’aiuto assumerà la forma di un contratto bidirezionale per differenza per ogni kWh di energia elettrica prodotta e immessa in rete e sarà versato per una durata pari alla vita utile delle centrali: “I progetti saranno selezionati mediante una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari presenteranno un’offerta relativa alla tariffa incentivante necessaria per realizzare ogni singolo progetto” si legge nella nota stampa diramata dalla Commissione europea.

Il prezzo di riferimento per l’energia elettrica sarà calcolato come il prezzo zonale orario, vale a dire il prezzo dell’energia elettrica al momento dell’immissione dell’energia nella rete e nell’area di mercato in cui è ubicata la centrale. Quando il prezzo di riferimento è inferiore al prezzo di esercizio, i beneficiari avranno diritto a ricevere pagamenti pari alla differenza tra i due prezzi. Quando il prezzo di riferimento è superiore al prezzo di esercizio, i beneficiari dovranno invece versare la differenza alle autorità italiane: “Il regime garantirà la stabilità dei prezzi a lungo termine per i produttori di energia rinnovabile garantendo un livello minimo di rendimento; nello stesso tempo i beneficiari non saranno sovracompensati per i periodi in cui il prezzo di riferimento è superiore al prezzo di esercizio” si spiega nella nota.

Le scadenze per l’entrata in funzione dei progetti selezionati varieranno da 31 a 60 mesi, a seconda della tecnologia. La misura, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028, sarà finanziata mediante un prelievo dalle bollette elettriche dei consumatori finali.

“La decisione di allungare questo intervallo è sicuramente importante perché tiene conto della complessità della tecnologia dell’eolico offshore galleggiante e della necessità di procedere con i dovuti tempi” – commenta Riccardo Toto, DG di Renexia, la società del Gruppo Toto attiva nelle rinnovabili che a Taranto ha realizzato Beleolico, il primo e, ancora unico, parco eolico marino in Italia.

Eolico offshore: il modello Renexia dall’Italia agli Usa

E proprio per la complessità di implementare impianti di grandi dimensioni e la necessità di porre solide basi sul territorio, Renexia ha avviato un programma basato sulla sostenibilità socio-economica delle comunità locali siciliane interessate al Med Wind – il più importante progetto di parco eolico offshore galleggiante del Mediterraneo, che sorgerà al largo delle coste trapanesi.

Un aspetto che in un recente convegno a Marsala, dedicato allo sviluppo consapevole dell’eolico offshore galleggiante, è stato sottolineato da Mauro Fabris, Direttore Rapporti Istituzionali e mercato regolato di Renexia e Vicepresidente Anev con delega all’offshore dichiarando che: “l’auspicata creazione di una filiera industriale specializzata in ambito eolico offshore galleggiante garantirebbe un risvolto economico importante, a livello locale ma anche nazionale e proietterebbe l’Italia tra i Paesi di riferimento per questa tecnologia”.

Per Med Wind, il Gruppo è in procinto di chiudere lo Studio di Impatto Ambientale: si sono ormai concluse una serie di dettagliate indagini condotte nell’area che dimostrano la piena sostenibilità dell’opera, sia sotto il profilo economico che ambientale. L’impianto verrà sviluppato in più fasi e, una volta a regime, sarà in grado di generare circa 9 TWh all’anno di energia green, pari al fabbisogno di 3,4 milioni di famiglie ed equivalente al 3% di quello nazionale. Posizionato a una distanza di circa 80 km dalla costa, e circa 50 dall’isola di Marettimo, eviterà qualsiasi impatto paesaggistico. Una dimensione che consentirà di segnare un passaggio fondamentale per il percorso di transizione energetica intrapreso dall’Italia.

Renexia, operativa anche oltreoceano con la controllata USWind, ha la possibilità di aumentare la capacità degli impianti eolici offshore al largo delle coste del Maryland. Recentemente lo Stato americano ha infatti approvato una norma che consente agli sviluppatori di impianti eolici offshore qualificati di richiedere alla Public Service Commissiondeterminate modifiche ai progetti aggiudicatari di Crediti di Energia Rinnovabile Offshore (OREC) di altri operatori, nel caso di rinuncia a tali crediti.

Riccardo Toto si è detto “grato per il sostegno e la forte leadership del governo USA su questo fondamentale provvedimento legislativo”. US Wind, oltre a essere titolare di una concessione di circa 324 km2 al largo delle coste del Maryland, in grado di supportare circa 1.800 MW di capacità eolica in mare, sta anche realizzando la prima fabbrica permanente per la produzione di importanti componenti della filiera industriale degli Stati Uniti, in ambito eolico offshore.

Si tratta di un vero e proprio “modello”, quello di Renexia, con una visione chiara e un’impronta comune dall’Italia agli Stati Uniti: contribuire in maniera determinante al processo di decarbonizzazione a livello nazionale e internazionale, sotto il segno di progetti che garantiscono energia pulita, investimenti rilevanti a sostegno dello sviluppo economico e una forte sinergia con le comunità che ne beneficeranno.

Foto di Nicholas Doherty su Unsplash

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