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Leggere i libri usati può salvare il mondo

Al giorno d’oggi è possibile trovare realtà che vendono prodotti usati di ogni tipo dal vestiario, l’arredamento e perfino i libri; il concetto di riusare, dare nuova vita o semplicemente una nuova casa agli oggetti, è alla base per attuare uno stile di vita più sostenibile. Leggere un libro è una esperienza unica che permette di conoscere nuove realtà, storie e viaggiare comodamente seduti da casa ma come tutte le cose belle, ci sono anche aspetti negativi e tra questi sicuramente il più importante è l’inquinamento che deriva dalla produzione di un libro e dall’industria editoriale. I dati, per quanto riguardano le materie prime, parlano di un consumo di 16 milioni di tonnellate di carta all’anno da parte dell’industria editoriale, un abbattimento di circa 32 milioni di alberi; dal punto di vista delle emissioni le fabbriche producendo carta stampata emettono delle sostanze dannose per l’ambiente tra cui co2, ossido di azoto e monossido di carbonio che sono i maggiori responsabili del riscaldamento globale. In Italia l’utilizzo della carta è ancora molto spropositato e proprio per questo motivo un incentivo all’acquisto di libri usati può fare la differenza.

Esistono varie realtà su dove è possibile acquistare libri usati dalle librerie fisiche, online e negli ultimi anni sta prendendo sempre più piega la presenza di mercati che sono diventati anche una forte attrattiva turistica. Nelle città italiane troviamo una vastità di mercatini e tra i più importanti quello di piazza Diaz a Milano e quello di Conca d’oro a Roma, nonostante la grande presenza di mercati su tutta la penisola, il livello internazionale rimane imbattibile, uno tra i più famosi è il mercato di Calcutta, una strada lunga 1500 metri con una superficie di 90.000 mq riempita di bancarelle, così tanto famose da conferire l’appellativo “città del libro” a Calcutta. La strada, chiamata College street, è molto importante per la città perché ospita le maggiori università come Presidency University, The Sanskrit College and University, City College of Commerce & Business Administration, inoltre sono presenti case editrici come Ananda Publishers, Abhijan Publishers, Dey’s Publishing, Rupa & Co e tanti centri di attività culturale.

Un’altra realtà molto interessante è quella del famoso libro di negozi usati chiamato Goodwill Bockstore presente sia in Inghilterra che in America, l’ innovazione di questo luogo è quello di essere un negozio enorme al pari di una libreria classica che vende sia nuovo che usato ma che nasce grazie a una missione famigliare che ha deciso di realizzare una azienda completamente no profit che promette di dare lavoro alle persone con maggiore difficoltà garantendone una inclusione sociale e promuovere uno stile di lavoro più green partecipando a diverse competizioni aziendali che riguardano “Energy challenge” contro lo spreco di energia e “Zero waste” per abbattare il consumo di plastica. 

La presenza di queste attività dimostra che sta diventando sempre più semplice trovare delle alternative più sostenibili a qualsiasi nostro bisogno e che comprare in questi luoghi non è una limitazione ma anzi una particolarità dell’esperienza. 

Immagine di copertina: Pile of books vector created by rawpixel.com – www.freepik.com

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