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Lanciato appello al Governo per tutelare l’agroalimentare italiano con le risorse del Pnrr

Tutelare e valorizzare il vero made in Italy agroalimentare contro agropirateria, contraffazioni e Italian sounding è sempre più fondamentale visti gli effetti dell’agropirateria internazionale che ha raggiunto la cifra record di 100 miliardi di euro il cui danno economico è aumentato del 70% solo nell’ultimo decennio. Questo è il messaggio lanciato da ITA0039 by ASACERT e Fondazione UniVerde che hanno promosso l’evento web “Made in Italy ed eccellenze della cucina italiana. Viaggio intorno al mondo del 100% Italian Taste” con il supporto di Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, in partnership con PROMOItalia. Media partners dell’iniziativa, organizzata nell’ambito della VI Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (22-28 novembre): Italpress, Opera2030, GustoH24, Euro-Toques Europa.

In questo percorso si inserisce la necessità di sviluppare strategie che puntino sulla qualità e sulla competitività dei prodotti 100% made in Italy per tutelare la capacità di export delle imprese, la salute dei consumatori e le eccellenze del Belpaese che creano valore e ricchezza. A tale scopo, è stato ricordato il cammino del protocollo ITA0039, strumento di riconoscibilità dedicato al mondo della ristorazione, l’unico rilasciato da un Ente accreditato professionale e il cui scopo è la valorizzazione del prodotto enogastronomico nel mondo: le attività certificate ‛100% Italian Taste’ garantiscono infatti l’autenticità di ristoranti e prodotti italiani, provenienti da fornitori italiani.

Su questo punto, Fabrizio Capaccioli, AD Asacert e ideatore del Protocollo ITA0039, ha ricordato che “ben 8 italiani su 10 pensano che debba esserci una certificazione che si occupi di tutela del made in Italy nel campo della ristorazione. L’omologazione del cibo fatto in laboratorio, di cui si parla sempre più spesso, è contrario alla salute dei consumatori. Ci battiamo per filiere controllate e certificate, in favore proprio della salubrità degli alimenti che finiscono anche sulle tavole dei ristoranti. Certificarsi significa entrare in un network, è una opportunità, per i ristoratori e i produttori italiani di farsi conoscere all’estero. Con il Protocollo ITA0039 e con la nostra APP vogliamo mettere in evidenza coloro che rispettano criteri di approvvigionamento e autenticità certificati, con evidenti benefici in termini di trasparenza nei confronti dei consumatori”.

“L’agroalimentare è la prima realtà economica del Paese, occorre quindi dare slancio con convinzione alle filiere, alle imprese oneste e ai territori che rappresentano l’eccellenza e il patrimonio economico del made in Italy nel mondo. Per garantire qualità e competitività all’export, in termini di innovazione, sostenibilità, e per combattere agropirateria e italian sounding, il Governo deve sostenere l’agroalimentare italiano destinando importanti risorse del Pnrr per la tutela delle produzioni del Belpaese e rispondere all’emergenza del cibo falso. Solo così si potrà difendere l’origine e l’autenticità dei prodotti italiani e recuperare le risorse sottratte dalla contraffazione internazionale” ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde rilanciando la campagna che si propone l’obiettivo di difendere l’identità territoriale dei prodotti agroalimentari e promuovere, a livello internazionale, la genuinità del cibo e la qualità degli ingredienti 100% italiani nelle preparazioni culinarie.

Alla diretta web è intervenuto anche Jimmy Ghione, Inviato di Striscia la Notizia e testimonial della campagna #NoFakeFood: “Sono felice di sostenere questa iniziativa per la lotta al falso made in Italy alimentare che provoca la perdita di ricchezza e posti di lavoro, in un momento di crisi economica legata all’emergenza sanitaria. Con Striscia siamo impegnati da anni nella lotta alla contraffazione e all’italian sounding e, anche con servizi in giro per il mondo, abbiamo più volte testimoniato la grande quantità di prodotti tarocchi che utilizzano nomi tipicamente italiani pur non essendolo. Occorre intervenire con decisione per difendere le attività serie che meritano attenzione”.

Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche culturali e turismo presso la Regione Campania, ha spiegato che “le nostre tradizioni sono parte della cultura enogastronomica italiana e su questo faremo leva nella prossima programmazione regionale ed europea”.

Enrico Derflingher, Presidente di Euro-Toques Europa, ha rilanciato la necessità di “guardare al futuro prossimo cercando strade e iniziative che siano a supporto di tutte le eccellenze del nostro amato Paese, soprattutto a tutela dei piccoli produttori che sono sempre le realtà più penalizzate come fa da sempre Euro-Toques”.

Gianluca Lelli, Capo Area Economica di Coldiretti, ha lanciato la sfida di arrivare a 100 miliardi di esportazioni dell’autentico made in Italy entro il 2030: “Per farlo l’alleanza con i ristoranti italiani nel mondo è fondamentale, anche dal punto di vista culturale. L’agricoltura è il carburante del comparto della ristorazione, ambasciatore della cultura del cibo italiano all’estero. Ogni ristorante, dove c’è il prodotto italiano originale, diventa non solo vetrina ma spazio di trasparenza e formazione. I consumatori italiani sono ormai da tempo abituati a destreggiarsi tra le diverse certificazioni e sono perfettamente consapevoli di quanto questo strumento sia utile ad orientare le proprie scelte di consumo verso il prodotto 100% italiano. Questa attenzione alla qualità va trasferita anche al consumatore straniero per far capire come difendersi da falsi e italian sounding. La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo può servire a rendere sempre più concreto questo obiettivo”.

Nel corso della diretta streaming, un’importante testimonianza sul valore di promuovere e valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano, è stata resa attraverso il racconto e la testimonianza di alcuni tra i primi ristoranti garantiti e certificati 100% Italian Taste al mondo, con collegamenti da Emirati Arabi, Cina, Malta e Regno Unito.

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