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I sistemi alimentari mondiali vanno trasformati: rapporto IFAD delinea azioni concrete per i leader politici

Trasformare i sistemi alimentari mondiali rendendoli più inclusivi, equi e sostenibili può sembrare una sfida insormontabile, eppure esistono azioni concrete che i leader politici possono intraprendere, sostiene un nuovo rapporto pubblicato oggi dal Fondo Internazionale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Agricolo (IFAD).

Il rapporto, Trasformare i sistemi alimentari per una prosperità rurale, sottolinea l’importanza di concentrare gli investimenti e sviluppare politiche mirate sulle catene alimentari del valore nelle aree rurali, in modo che tutti possano avere accesso a un’alimentazione adeguata e nutriente senza arrecare danni all’ambiente, e tutti i produttori di alimenti possano avere un reddito dignitoso.

La maggior parte delle persone che vivono nelle aree rurali si guadagnano da vivere con la piccola agricoltura, che è una fonte essenziale di cibo a livello nazionale e globale. Infatti, gli appezzamenti agricoli fino a due ettari producono il 31 per cento del cibo del mondo, sfruttando meno dell’11 per cento delle terre coltivate. 

Ecco alcune delle raccomandazioni principali del rapporto:

  • Investire maggiormente nelle aziende agricole e nelle piccole e medie imprese locali (PMI) che promuovono attività successive alla produzione, quali stoccaggio, trasformazione, commercializzazione e distribuzione degli alimenti. Privilegiando le imprese e la manodopera locali, aumenteranno le opportunità di lavoro, in particolare per le donne e per i giovani, dando al tempo stesso ai piccoli agricoltori la possibilità di accedere a mercati nuovi e diversificati.
  • Rendere disponibili innovazioni (come le soluzioni basate sulla natura e l’agroecologia) e accessibili le tecnologie digitali per aumentare la produzione dei piccoli agricoltori, in modo da renderli resilienti al cambiamento climatico, incentivando tecniche di coltivazione sostenibili e a basso impatto ambientale. 
  • Sviluppare e promuovere sistemi per stabilire i prezzi degli alimenti che rispecchino appieno il costo reale della produzione, compreso un compenso agli agricoltori per i servizi che svolgono a tutela degli ecosistemi, ad esempio mantenendo il terreno fertile e i parassiti sotto controllo.   
  • Promuovere l’accesso a cibi nutrienti a un costo contenuto. Attualmente, almeno 3 miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione sana. Per cambiare questa situazione, occorre concentrarsi sull’educazione alimentare, mettere le donne in condizione di prendere decisioni autonome riguardo all’alimentazione e promuovere politiche governative più incisive per regolare e indirizzare le scelte dei mercati. I governi possono utilizzare strumenti di mercato, sostegno ai redditi e acquisizioni pubbliche per incentivare il consumo di alimenti ricchi di sostanze nutrienti.
  • Impegnarsi a riequilibrare il commercio e le politiche mondiali per correggere gli squilibri di potere. L’attuale concentrazione di potere all’interno dei sistemi alimentari rende necessario ripensare le regole e gli accordi commerciali a beneficio delle popolazioni rurali dei paesi in via di sviluppo. I mercati alimentari devono essere accessibili per le popolazioni rurali, e a condizioni eque. Vanno introdotti incentivi per promuovere pratiche agricole basate su metodi naturali e alimentazioni sane, a base di prodotti locali.

Negli ultimi 70 anni, la promozione dell’agricoltura industriale, per produrre un maggior numero di calorie a basso costo, ha comportato un aumento della malnutrizione, maggiori sprechi alimentari e costi ambientali altissimi. I sistemi alimentari sono responsabili del 37 per cento delle emissioni di gas serra e sono anche estremamente vulnerabili al cambiamento climatico.  

Il Vertice sui sistemi alimentari del 23 settembre, sotto la guida del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, mira a ottenere impegni all’azione concreti da parte di capi di stato e altri leader per trasformare i sistemi alimentari mondiali. Rappresenta il culmine di 18 mesi di lavoro con governi, produttori di alimenti, società civile e imprese per definire come trasformare il nostro modo di produrre, lavorare e consumare il cibo.

Immagine di copertina: Estate foto creata da aleksandarlittlewolf – it.freepik.com

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