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È tutto blu… ci piace di più…

È tutto blu… ci piace di più…

così fa il ritornello della canzone Italove della cantante Emmanuelle, ascoltata per caso alla radio. E in effetti, che ci piaccia… di più o di meno, questo autunno 2022 è indiscutibilmente all’insegna del “blu”.

Da un lato la vittoria delle destre alle elezioni politiche italiane e la conseguente formazione di un Governo che sarà di un “blu carico” come non accadeva da decenni, dall’altro l’attualità politica mondiale che vede i democratici americani, con il loro asinello blu, guidare un’azione globale, insieme alla NATO, contro le rosse Russia e Cina, rispettivamente sugli scacchieri dell’Ucraina e di Taiwan e non solo. E “oro blu” è chiamata la risorsa che ci sta facendo provare, con un’intensità, una frequenza e ciclicità ormai preoccupanti, sensi di profondo amore e odio per la sua straordinaria potenza e capacità di essere fonte di vita ma anche portatrice di morte.

È l’acqua, liquido amniotico della vita sul nostro Pianeta. Così scarsa nei mesi estivi e nelle regioni aride del mondo da mettere in ginocchio ed affamare interi popoli e Paesi, quanto imprevedibile nelle stagioni piovose tanto da spezzare vite, devastare raccolti, distruggere intere montagne con l’intensificarsi dei fenomeni di dissesto idrogeologico.

Eraclito, nella sua teoria del divenire delle cose dichiarava che “Tutto scorre come un fiume” una citazione che riesce a dipingere, con una straordinaria drammaticità e realtà, l’antropocene. E sì, perché i fiumi in secca dell’estate appena terminata o quelli che esondano come nelle Marche a causa dei nubifragi che flagellano il Paese, sono l’esatta rappresentazione del divenire nel nostro amato mondo. Un mondo che sta vivendo una gravissima crisi climatica nell’ignavia di gran parte della popolazione. Peccato però che la pena non sarà lieve come nell’antinferno dantesco. La situazione, tuona il mondo scientifico ormai quasi unanime, è destinata solo a peggiorare sicché la crisi diventerà catastrofe.

Mentre si attendeva la formazione dell’ennesimo Governo breve della nostra Repubblica, di acqua, siccità e crisi climatica si è parlato a Milano, presso il Gruppo CAP, in occasione di un importante tavolo di confronto tra istituzioni, imprese e terzo settore. Un incontro dal quale sono emerse importanti proposte per usare e gestire in modo efficiente le risorse idriche.

Guarda il video al link:
https://www.facebook.com/FondazioneUniVerde/videos/5417126011669005

Appare chiaro che, stante i dati diffusi dall’Unesco WWAP, è prioritario un cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche, così come la guerra ci sta insegnando in merito alle risorse energetiche. Occorrono importanti sforzi individuali, collettivi, nazionali ed internazionali per garantire a tutti l’accesso all’acqua di qualità. Dalla lungimiranza delle nostre scelte e dallo stato di salute dell’idrosfera dipenderà la sopravvivenza del genere umano e di tutte le altre specie viventi sul nostro Pianeta. In questa direzione sta lavorando Gruppo CAP nel campo delle acque dolci, Marnavi nel campo della dissalazione sostenibile con le navi dissalatrici, Castalia nel campo del contrasto all’inquinamento da plastiche dei nostri fiumi e mari e Renexia nel campo della transizione energetica mediante la creazione di impianti eolici offshore sostenibili e perfettamente integrati con gli ecosistemi marini per dire un convinto, auspicabilmente celere e definito addio all’uso di fonti fossili per la produzione di energia.

Foto di JL G da Pixabay 

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