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COP26: investimento da 143 milioni di dollari per aumentare la resilienza climatica nel Sahel

Un programma di investimenti da 143 milioni di dollari che consentirà a milioni di persone nelle zone rurali del Sahel, in Africa occidentale, di adattarsi ai cambiamenti climatici con un piano di vasta portata per ripristinare i terreni degradati e fornire sistemi di allarme climatico e resilienza agricola. L’annuncio è stato dato ieri alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP26 alla cerimonia per la firma dell’accordo di sovvenzione tra il Fondo internazionale delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Fondo verde per il clima (GCF).

Il programma si chiama Africa Integrated Climate Risk Management e opererà in sette paesi: Burkina Faso, Ciad, Gambia, Mali, Mauritania, Niger e Senegal. Fa parte dell’iniziativa Great Green Wall (GGW), guidata dall’Africa, che mira a ripristinare i paesaggi degradati in una delle regioni più povere del mondo.

Il Sahel è una delle regioni più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici. Si prevede che le temperature aumenteranno 1,5 volte più velocemente che nel resto del mondo. Ciò crea instabilità nella semina e nella raccolta. L’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi, come siccità e inondazioni, può causare un calo della produzione fino al 30% e l’aumento dell’umidità può portare a malattie che colpiscono colture e bestiame.

Attraverso questo programma, l’IFAD lavorerà con la Banca africana di sviluppo (AfDB), il Programma alimentare mondiale (WFP) e l’African Risk Capacity (ARC) Group per affrontare i rischi agricoli legati al clima in ogni fase. Gli investimenti nelle informazioni sul clima e nei sistemi di allerta precoce limiteranno gli impatti sugli agricoltori prima che si verifichi una crisi; tecniche agricole resilienti al clima e migliori misure di adattamento aiuteranno gli agricoltori ad adattarsi durante una crisi; e perdite e danni saranno ridotti con l’accesso all’assicurazione agricola.

Il programma ha ricevuto una sovvenzione di 82,8 milioni di dollari da GCF e 60,4 milioni di dollari di cofinanziamento da IFAD, AfDB e ARC. Si prevede che circa 5,4 milioni di piccoli agricoltori e persone rurali nei sette paesi africani si adatteranno meglio ai cambiamenti climatici e aumenteranno la loro resilienza agli eventi climatici. L’intervento mira a ripristinare gli ecosistemi, aumentare la sicurezza alimentare, creare posti di lavoro nelle aree della Grande Muraglia Verde. Si prevede che si traduca nella riduzione di circa 21,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

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