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Climatizzatore, ecco i trucchi per non sprecare energia e inquinare meno

Nel periodo estivo milioni di persone fanno ricorso a condizionatori e climatizzatori per raffrescare l’ambiente e rendere sopportabile il caldo torrido. Vediamo quali sono gli accorgimenti da adottare per ottimizzare il loro funzionamento, in modo da evitare sprechi di corrente, e riducendo anche in questo modo l’impatto sull’ambiente.

La differenza tra ‘condizionatore’ e ‘climatizzatore’

I due termini non sono sinonimi, anche se spesso chi non è esperto li utilizza come tali. I climatizzatori si potrebbero definire come i “condizionatori di nuova generazione“, essendo più moderni e dotati di funzionalità aggiuntive, come la possibilità di impostare una temperatura obbiettivo e la deumidificazione dell’ambiente. Per raffreddare un ambiente in modo efficiente ed evitare sprechi è innanzitutto importante scegliere un modello adeguato alle proprie esigenze e alle caratteristiche dell’ambiente che si intende raffreddare.

Al momento della scelta del dispositivo va tenuto inoltre in considerazione che molto spesso i modelli più economici al momento dell’acquisto consumano maggiore energia elettrica, in quanto i modelli meno costosi utilizzano sempre la medesima potenza energetica, senza variarla in considerazione la temperatura ambientale raggiunta. Gli Inverter, pur essendo più dispendiosi al momento dell’acquisto, consumano molto meno, in quanto dotati di un’erogazione variabile e graduale. I climatizzatori di classe energetica efficiente costano di più, ma sono certamente raccomandabili per coloro che nei mesi caldi usano intensamente il dispositivo, poiché con l’uso frequente la spesa iniziale maggiore può essere ammortizzata nel giro di alcune stagioni.

L’importanza dell’isolamento termico

Un ambiente efficiente dal punto di vista dell’isolamento termico, ottenibile mediante l’installazione di pannelli, coperture esterne e infissi isolanti, richiede molto meno potenza per essere raffreddato. Se ci sono delle finestre sulle quali batte il sole nelle ore più calde, possono essere isolate anche mediante il montaggio di tende isolanti, più pesanti delle tende tradizionali. Un buon isolamento dell’ambiente è molto importante per risparmiare, tanto sulle spese di climatizzazione quanto su quelle, nei mesi invernali, per il riscaldamento.

La funzione di deumidificazione

La presenza eccessiva di umidità nell’aria aumenta la percezione del caldo, producendo la classica sensazione di caldo afoso. In presenza di elevata umidità, deumidificare l’aria aiuta notevolmente a raffrescare l’ambiente, richiedendo minore sforzi al climatizzatore. Il consumo elettrico della funzione di deumidificazione è sensibilmente inferiore a quello del climatizzatore, che potrà essere tenuto ad un livello più ‘basso’ risparmiando energia.

Quale temperatura impostare?

Molte persone quando accendono il climatizzatore tendono ad impostarlo a 16° (che generalmente rappresenta la temperatura minima impostabile), impiegandolo alla massima potenza, in modo da raffreddare l’ambiente più in fretta possibile. Un’abitudine che aumenta al massimo livello il consumo energetico. E’ preferibile impostare una temperatura più alta, anche se abbassare la temperatura richiederà qualche minuto in più. E’ buona norma settare una temperatura di 6 ° inferiore a quella esterna, mantenendosi intorno ai 24°-26° gradi, che l’impianto potrà raggiungere e mantenere con un consumo elettrico più moderato.

La manutenzione

Pulire l’impianto e fare una regolare manutenzione contribuisce a mantenerlo efficiente. Un impianto sporco tende ad essere maggiormente rumoroso ed a consumare più energia. Inoltre ci sono rischi per la salute, qualora all’interno dello stesso si formino delle muffe, che possono causare odori sgradevoli e peggiorare la qualità dell’aria, arrivando nei casi più gravi a provocare infezioni batteriche.

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