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Al via il primo parco eolico off-shore d’Italia

Il primo parco eolico off-shore sorgerà a Taranto. Sarà costituito da 10 turbine da 3 MW ciascuna, con una capacità complessiva di 30 MW e una produzione di 58.200 MWh, pari al fabbisogno di 21.000 abitazioni. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) presentato dal Governo Italiano prevede un obiettivo per l’eolico offshore di 900 MW al 2030 e questo parco è il primo tassello per raggiungere questi numeri. 

L’ing. Sammartino, dirigente di Renexia: “Iter durato dieci anni. Ci sarà bisogno di imprese locali”. Le perplessità degli ex sindaci Carducci e Guadagnolo. Tra i primi ad uscire allo scoperto con le loro perplessità sono stati due ex sindaci: Mario Guadagnolo e Alfengo Carducci. Ai social hanno affidato i propri pensieri, non proprio entusiastici, sul nascente parco eolico che sorgerà tra Molo Polisettoriale e Diga Foranea. 

“Per un’area che abbia prospettive turistico/ambientali (?) l’inquinamento visivo – scrive Carducci – non è meno grave di quello idrico-ambientale.”Questo progetto è stato asseverato dal Ministero dell’Ambiente, che ne ha riconosciuto la compatibilità con l’ambiente circostante, in particolare nel contesta portuale industriale”.

Un investimento di 80 milioni ed una concessione trentennale su un’area di 131  ettari per questo primo parco eolico off-shore. Sammartino tiene e precisare che l’impatto per la città di Taranto sarà importante in termini di occupazione: “Questo impianto ha bisogno di manutenzione specializzata per cui ci sarà bisogno di appoggiarsi a imprese del tessuto industriale, cosi come avremo bisogno del servizio di trasporto dei barcaioli per eseguire gli interventi of-shore. Questi impianti, proprio per la particolare attenzione che richiedono, si inseriscono molto più nel tessuto sociale ed economico rispetto agli impianti a terra. C’è poi il vantaggio energetico: chi vorrà potrà acquistare dal tradire l’energia prodotta con garanzia d’origineda fonte rinnovabile”. “ il vantaggio ambientale – continua Sammartino –  sarà quantificabile in 730mila tonnellate di CO2 risparmiate in 25 anni” 

L’impianto non sarà d’intralcio a nessun tracciato di navigazione poiché previste in fase di progettazione. Un progetto, il primo del suo genere in Italia, che da il via a quella transizione energetica ed ecologica che Europa e pianeta ci richiedono. 

Vedi qui l’intervista di TarantoBuonasera completa:

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