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Voglia di agriturismo: il 2020 è stato punto di svolta per il futuro di aree rurali e di montagna

Nel dopo pandemia tutti gli operatori del settore si sono interrogati se il modo di fare turismo fosse cambiato. Oggi ne abbiamo grande evidenza. 

Il 2020 viene indicato dall’OMS come l’anno peggiore del settore turistico. Il 2021 invece, grazie e soprattutto ai vaccini, è l’anno della ripresa ma non del completo ritorno alla libertà del viaggiare. 

In questo contesto, si sono sviluppate forme di turismo che dapprima non trovavano largo  consenso al grande pubblico. Tra queste vi è senz’altro il turismo rurale e il turismo negli agriturismi, essendo un turismo cosiddetto di prossimità (come spesso lo avrete sentito chiamare). 

I due anni di pandemia ci hanno imposto il famigerato distanziamento sociale, sia a livello legislativo ma soprattutto a livello personale: la paura del contagio infatti ha fatto scattare qualcosa di inaspettato. Così, questo distanziamento diviene il motore per la riscoperta di luoghi e territori che venivano snobbati dal turismo e dai più. 

Montagna, campagna, collina: improvvisamente diventano le mete preferite facendo registrare full occupancy in tutte le maggiori località. La svolta, seppur già evidente ancor prima della pandemia, la hanno avuta gli agriturismi. Nel 2019 Confagricoltura segnalava una crescita degli arrivi pari al +9,6% rispetto l’anno precedente. Il 2020 è stato un anno disastroso sotto ogni punto di vista, a causa delle limitazioni di spostamenti. Al contempo, possiamo affermare che sia stato l’anno della riscoperta di questa tipologia di fare turismo. 

MA COME E QUANDO NASCONO QUESTE PARTICOLARI STRUTTURE RICETTIVE? 

La stretta connessione tra ‘attività agricola’ e quella turistica è un legame imprescindibile. In passato, si trattava di attività che si sostenevano a vicenda. La terra su cui poggiava la struttura stessa era legata imprescindibilmente ad essa attraverso la sua cura, i suoi frutti e tutto quello che ruotava attorno ad essa. 

Intorno la metà degli anni Settanta venne coniato il termine ‘Agriturismo’ per indicare, per l’appunto, l’attività di turismo all’interne di aziende agricole ed è per questo che il Codice Civile la considera come tale (art. 2135). 

Nel 1973 infatti la provincia autonoma di Trento inserisce questo termine nella sua legislazione. Solo 12 anni più tardi viene emanata la prima legge quadro nazionale per la disciplina dell’attività agrituristica (L.17 maggio 1985 n. 730).

Il decreto legislativo n. 228 del 2001 sulla multifunzionalità agricola, ha dato ulteriore Boost a tale legge. 

I NUMERI CONFERMANO QUESTA TENDENZA

Oggi è possibile trovare svariate tipologie di agriturismo: da quelli specializzati in un dato prodotto, in un’attività a quelli cosiddetti ‘di charme’. L’espansione è stata omogenea in tutta Italia facendo riferimento ai territori di collina e montagna, mentre la crescita ha avuto meno forza nelle zone di pianura e di mare. 

Dando qualche numero, dal rapporto Istat 2015 possiamo rilevare  che tra il 2005 e il 2015  le aziende agrituristiche in Italia sono passate da 15.327 a 22.338 fino a diventare 24.576 nel 2019. Un vero e proprio boom che denota come le attività agricole puntano sempre più alla multifunzionalità e all’accoglienza.

A questo è possibile aggiungere il fortissimo legame degli agriturismi con il proprio territorio e il legame fisico che si ha con la terra, sia, come detto, per necessità legislative che per amore e senso di appartenenza. Questo forte legame è un elemento che ha attratto viaggiatori provenienti in particolare dall’estero. Gli italiani invece hanno letteralmente preso d’assalto gli agriturismi a partire dalla stagione estiva 2020. A favorire questa situazione, come detto in precedenza, la necessità del distanziamento, la voglia di uscire all’aria aperta dopo mesi di chiusure, il bisogno di natura. 

Agriturismo, infatti, significa vivere il territorio perché in esso vi si trova e con esso offre ai propri ospiti il gusto della scoperta, quella vera, fatta di contatto con la propria gente e con il proprio ambiente. 

Dall’agriturismo moltissime strutture di tipo tradizionale hanno preso esempio per creare offerta nuova, fresca, autentica: un tipo di offerta che oggi il turista reputa imprescindibile e che deve far parte nel proprio viaggio. 

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